È possibile guarirsi?
Mario Dalla Torre - 01/01/2016
Ognuno di noi, nell’arco della propria vita e durante tutta la sua esistenza condivide la quotidianità con molte altre persone, si confronta e si interfaccia con loro, siano essi familiari, parenti, conoscenti. Ognuno di noi in ogni momento opera delle scelte, si crea un punto di vista da cui valutare e leggere la realtà. E in tutto ciò – anche se non ne siamo consapevoli – siamo fatalmente condizionati dalle nostre credenze, dai nostri schemi mentali. Leggiamo il mondo attraverso un nostro personale filtro percettivo creato appunto da questi condizionamenti. Spesso ci sentiamo vittime degli accadimenti, siamo convinti di essere senza potere e quindi in balia dei fattori esterni. Non ci sentiamo protagonisti della nostra vita e quindi anche non responsabili di ciò che ci accade.
Guarirsi assumendosi la responsabilità
È sempre colpa di qualcosa o di qualcuno là fuori se ci capita un accidente o una malattia, o se perdiamo il lavoro, la persona che amiamo, se siamo travolti dai debiti o da eventi che definiamo negativi. Questo perché nessuno ci ha mai insegnato che siamo proprio noi gli unici creatori della nostra realtà. Come ho già detto, noi decidiamo in ogni momento nella nostra coscienza cosa sentire rispetto a ciò che percepiamo e sentiamo a livello esterno. E se questa decisione provoca una tensione, il suo risultato finale sarà la creazione di un sintomo fisico, di una malattia. Il mio corpo mostra infatti attraverso un disturbo fisico, cosa non sta funzionando nella mia coscienza e quindi nella mia vita. Ciò che accade nel mio corpo fisico è il risultato finale di un processo iniziato nella mia coscienza.
Guarirsi: l’importanza della Coscienza
Ma cos’è la coscienza? È l’esperienza di esistere, è tutto ciò che sperimentiamo nella nostra vita.
Possiamo paragonare la nostra vita a un film: in ogni istante noi creiamo questo film in base a cosa pensiamo, a cosa crediamo, a cosa sentiamo rispetto agli accadimenti intorno a noi. Decidiamo qualcosa rispetto a questo, creandoci così la nostra realtà. Possiamo certamente dire che le nostre credenze creano la nostra realtà. Ciò in cui crediamo e sentiamo fa accadere le cose in una certa maniera e sarò proprio quello che andremo poi a sperimentare. Siamo quindi creatori del film della nostra vita e del quale inoltre ricopriamo ogni ruolo: ne siamo il protagonista, il regista, lo sceneggiatore, il produttore, lo scenografo, il costumista, e persino lo spettatore. In quest’ottica è facile desumere che se qualche scena di questo film non mi dovesse piacere o che non dovesse funzionare come vorrei, la posso cambiare.