Essere felice come un Buddha...Come?

Tutto si basa su questo: lo stato mentale più vantaggioso e utile è spesso il più difficile da generare, soprattutto se dobbiamo farlo da soli.

Chiediti a cosa pensi alla fine della tua giornata: alle cinquanta cose che sono andate bene o all’unica che è andata storta?

Troppo spesso sul piatto della bilancia mettiamo solo ciò che ci disturba o inquieta. Non è onesto: immaginate di parlare con un bambino, dirgli solo i suoi difetti e non accennare neppure a uno dei suoi mille pregi.
Ecco, e se fossimo noi quei bambini, incastrati in un labirinto costruito dal nostro inconscio dal quale non sappiamo più uscire?

In “Felice come un Buddha”, così come in “Cambia il tuo Cervello”,  Rick Hanson, neuropsicologo e maestro di meditazione, si impegna a spiegarci come possiamo ritrovare una via d’uscita, essere leali e credere di nuovo in noi. 

Gli scienziati credono che il nostro cervello abbia un pregiudizio negativo innato ma questo non significa che, con un costante impegno e qualche semplice consiglio, ognuno di noi possa plasmarlo. 

 Don’t expect to see a change 

if you don’t make one

“Non aspettarti di vedere un cambiamento, se non ne compi uno".  

 

Il segreto sta nell’approccio: devi accorgerti delle cose belle che ti accadono. Entra nei dettagli, cerca di ricordare quanta bellezza c’è là fuori, perché c’è davvero, e ce n’è anche tanta. 

“È come se ora vedessi qualcosa di bello in più nel mondo: la stretta di mano di due vecchi amici, quel fiore che il vento fa ballare tra l’erba, la prima stella illuminarsi nel cielo, il fresco odore di pulito del cuscino ieri sera, quel sorriso casuale ma apprezzato, gli uccellini che cantano fuori dall’ufficio, il sapore della mela rossa appena mangiata, l’odore di vaniglia del tè. Stesse cose che ieri mi dimenticavo di notare, oggi sono qualcosa e questo qualcosa mi regala un’emozione. Cercare intenzionalmente la bellezza non è autoconvincimento, anzi, è espressione di pura curiosità e, a parer mio, anche di grande coraggio”.