Il quinto chakra come non lo avevi mai pensato
Valentina Balestri - 01/01/2016
Siamo arrivati al quinto chakra: il chakra della gola.
Questo chakra costituisce il centro dei suoni e delle parole all’interno del corpo e si trova appena sopra il chakra del cuore.
L’etere, espressione di ampiezza, spazio e purezza, è l’elemento al quale viene associato; il colore legato al quinto chakra è l’azzurro e il suo simbolo è il cerchio: raffigura in sé il vuoto e il silenzio, inevitabili al raggiungimento della conoscenza.
Il chakra della gola è strettamente connesso alla nostra attitudine a comunicare.
La comunicazione è alla base di tutto ciò che ci rappresenta:
la nostra cultura non esiste nella mente o nel cuore degli uomini
ma nella capacità che gli esseri umani hanno di trasmettersi dei messaggi e di ricordarli,
così come l’unicità di ognuno di noi non può essere rivelata
se non abbiamo il coraggio di esprimere e comunicare i nostri pensieri.
Abbiamo capito quanto sia fondamentale ricercare l’equilibrio dei nostri chakra: siamo partiti da quello della radice, saliti a quello sacrale, passati per il chakra del plesso solare e giunti infine a quello del cuore. Altrettanto importante è ricercare quindi una stabilità anche nel chakra della gola.
Se il quinto chakra non è in equilibrio
Quando non esprimiamo ciò che sentiamo ci facciamo del male. Trattenere i nostri pensieri o le nostre sensazioni può causare un vero e proprio distacco dalla realtà. Questo distacco può portarci a un’eccessiva timidezza fino ad avere paura delle nostre idee e di ciò che siamo.
Se impariamo ad ascoltare il nostro spirito e i nostri sentimenti, anche gli altri potranno leggerci e comprenderci: sarà così che riusciremo a raggiungere il cuore di chi ci è vicino. Ci sarà più sicurezza e musicalità nel tono della nostra voce, diverremo più magnetici ed empatici con gli altri.
A lezione di yoga per ristabilire il quinto chakra
Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte.
Sulla'arco della prima dovrebbe esserci scritto: "È vera?"
Sulla seconda: "È necessaria?"
Sulla terza invece essere scolpita l'ultima domanda: "È gentile?"
Il proverbio continua dicendo che una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato, piccolo o grande che sia.
Oltre a fare questo esercizio di selezione, per sfruttare la potenzialità del quinto chakra dobbiamo prima focalizzarci sulla nostra mente, dove risiede l'essenza della verità, di cui ognuno di noi ha consapevolezza.
In più cantare, sia sotto la doccia, in macchina o insieme a qualcun altro, può aiutare per sentire la forza e l’autenticità della propria voce.
Concludo con un consiglio: alcune volte non sentiamo la nostra interiorità perché c’è troppo rumore di sottofondo attorno a noi, disturbati dal fracasso di un mondo assordante.
Dobbiamo avere il coraggio di stare in silenzio, da soli, ascoltare i pensieri più intimi, lasciare andare quelli malsani e ricercare quelli che, invece, ci conducono verso la verità: libereremo così la nostra anima dai suoni superflui e ritroveremo la scia delle nostre riflessioni più sincere e della nostra coscienza più profonda.