Il sesto chakra come non lo avevi mai pensato
Valentina Balestri - 01/01/2016
Siamo quasi arrivati a concludere il nostro percorso sui sette chakra: ecco il Sesto, il penultimo, quello più comunemente conosciuto come il “terzo occhio”.
Questo chakra si trova esattamente al centro della fronte e il suo simbolo, un cerchio con due ali, esprime ogni dualità che sussiste nel mondo: cielo e terra, materia e spirito, luce e buio, mortale e immortale, amore e odio, ciò che è presente e ciò che non lo è.
Il suo nome sanscrito “Ajna” significa “sapere, percepire” e, per questo, il sesto chakra è considerato l’epicentro spirituale del nostro corpo, da cui si sprigiona l’energia necessaria per permettere al nostro sesto senso di cogliere i segnali, grazie ai quali troviamo orientamento nelle strade della vita, andando al di là della nostra consueta percezione, limitata ai cinque sensi fisici.
Se il sesto chakra è in equilibrio
Un sesto chakra equilibrato permette a ognuno di noi di “vedere davvero”.
Un terzo occhio vigile e attento ci consente di scegliere il giusto cammino da seguire, fiduciosi della nostra onestà intellettuale davanti una decisione importante, facendoci dimenticare delle apparenze e della sola realtà oggettiva che il mondo esterno ci mostra, troppo spesso distorta e contaminata.
Ognuno di noi ha una bussola interiore.
Dobbiamo solo imparare a leggerla.
E poi, dobbiamo imparare a seguirla!
A lezione di yoga per riequilibrare il sesto chakra
Sono fermamente convinta del fatto che l’immaginazione sia fondamentale nella vita di ognuno di noi.
Tuttavia il quesito rimane: a cosa serve immaginare?
Immaginare è l’unico segreto per vedere il futuro.
Immaginare noi stessi in una qualche situazione o vedere una nostra proiezione futura, è l’unico modo per arrivare a desiderare quella condizione.
Quando immaginiamo, sveliamo a noi stessi i nostri desideri.
Più potente è la nostra immaginazione, più forte sarà il nostro desiderio, fino a che la voglia di esaudirlo non potrà più essere ignorata.
Ecco qui: dando all’immaginazione la possibilità di produrre l’energia necessaria per avverare i nostri sogni, visualizzando tenacemente gli obiettivi, raggiungeremo i nostri traguardi e questo ci farà sentire soddisfatti. L’appagamento genererà e stimolerà ulteriore azione, la quale influenzerà la realtà che ci circonda fino a ricrearla.
Sì, perché siamo noi a plasmare la nostra realtà e questo lo dimostra: l’immaginazione è il seme dell’azione e l’azione è l’origine della realizzazione.
Ricordiamoci, dunque, di aprire tutti e tre i nostri occhi, ricordiamoci di immaginare, di visualizzare fortemente le nostre ambizioni, di agire e di sentirci appagati: se saremo soddisfatti oggi, vorremo esserlo ancora di più domani!