La curcuma previene i tumori
Antonio Colasanti - 01/01/2016
Il giorno giovedi 6 marzo, un servizio delle Iene, su Mediaset, ha descritto una guarigione di neoplasie polmonari con metastasi cerebrali, con l’ausilio di alimentazione ed acqua alcalina. Il servizio ha descritto con cura di particolari le varie fasi che hanno fatto sì che una patologia incurabile fosse divenuta guarita grazie solo ad un’ alimentazione adeguata.
Io da anni consiglio ai miei pazienti l’uso sia dell’acqua che dell’alimentazione alcalina, per il benessere della persona, perché il nostro ph è 7.4 e purtroppo la nostra alimentazione, sempre più a base di proteine animali e carboidrati raffinati, acidifica la matrice cellulare che è la causa scatenante delle malattie degenerative. L'intuizione di tale terapia si deve al medico Young, seguita poi dalla dott.ssa Kousmine; ma se andiamo a ritroso, perfino Francesco Redi, medico del 600, consigliava l’uso dell’acqua di Nocera Umbra che ha ph 8.5 ed è quindi alcalina.
Funzionalità digestiva ed epatica, antinfiammatorio naturale |
Sappiamo bene quanto la cellula tumorale lavori male in ambiente alcalino, soprattutto se ossigenata adeguatamente. Un’ altra arma che abbiamo a disposizione è l’ uso di alimenti solforati ,verdure tipo brassicacee: broccoli asparagi, broccoletti, ecc., e la stessa acqua sulfurea, la quale fornisce all’ organismo lo zolfo, il quale si deposita nei tessuti; ed essendo dello stesso gruppo dell’ ossigeno può supplire la sua mancanza anche temporanea: meccanismo che può innescare cellule tumorali, in quanto come ben si sa, le cellule tumorali lavorano in anaerobiosi.
Un preparato che sta dando grandi speranze è l’ artemisia annua. Questa pianta usata da millenni per la cura della malaria, con lo stesso meccanismo con cui ammazza i batteri malarici e cioè sfruttando la loro notevole affinità con composti contenenti ferro e lisandoli, riesce a fare la stessa cosa con le cellule tumorali che hanno la stessa caratteristica di captare il ferro ematico per l’accrescimento.
In sostanza l’artemisia, composto attivo della pianta, si lega con il ferro delle cellule neoplastiche, e con una reazione chimica, le distrugge. Tali risultati si ottengono in 72 ore dal trattamento, che andrà protratto per alcuni mesi.
Altra sostanza che da notevoli risultati è la curcuma, spezia asiatica, denominata “Lo zafferano delle Indie” riesce ad avere una attività citostatica e citotossica delle cellule neoplastiche, grazie alla sua sostanza attiva, la curcumina.
Io consiglio di fare una mistura con 30 grammi di curcuma, 5 grammi di zenzero, in 200 ml di olio di oliva :1 cucchiaino da caffe da aggiungere agli alimenti, a pranzo e a cena .