Le meraviglie del vuoto quantistico
Giovanni Vota - 01/01/2016
Gli oggetti quantistici vibrano, fluttuano e tra gli oggetti quantistici uno assume un'importanza inaspettata: il vuoto quantistico. In fisica quantistica il vuoto non è il nulla, è un oggetto fisico non spaziale, che vibra e oscilla, per cui dal punto di vista della fisica quantistica il nulla non esiste. Quello che è il vuoto, allo stato più basilare, che è quello della scala di Planck (10-35 m) è qualcosa che fluttua, che vibra. Questo è stato ben dimostrato sperimentalmente.
Le conseguenze sono molto interessanti, perché se io posso isolare i corpi da altri corpi, tuttavia non potrò mai isolare i corpi dal vuoto quindi ne consegue che nella fisica quantistica nessun corpo è mai isolabile. E poiché tutti i corpi interagiscono col vuoto, vuol dire che ogni corpo acquista una sua vibrazione, fluttuazione intrinseca, cioè oscilla.
Nella natura nessun oggetto fisico al mondo, incluso il vuoto medesimo, è libero di non oscillare: deve oscillare, deve vibrare. Inoltre, se il nulla non esiste e la separazione non esiste, allora tutto è collegato e tutto è uno e tutto e tutti sono sempre in vibrazione, ovvero in mutamento. Come già ben sapevano gli antichi… Tutto è Uno.
Il vuoto quantistico è la sorgente di incredibili fenomeni, dalle conseguenze inaspettate. Per esempio, una conseguenza del principio di indeterminazione di Heisenberg è che il grado di indeterminazione esistente tra energia e tempo fa sì che delle particelle, ad esempio una coppia elettrone-positrone, o un fotone, al più piccolo livello esistente, che è il livello della scala di Planck (10-35 m) emergano dal vuoto per svanire nuovamente, a meno che non vengano catturate da altri sistemi e quindi accrescano il nostro universo di nuove particelle ed energia, come può avvenire nel caso dei cluster d’acqua.
Nel nostro universo, le particelle si creano e svaniscono contemporaneamente.