La medicina low dose
Francesca Rifici - 01/01/2016
Che cosa si intende per medicina low dose? Si tratta di terapia a basso dosaggio che prevede una parte di principio attivo minima all’interno del rimedio stesso.
L’utilità di questa medicina sta nei principi attivi che utilizza: spesso sono molecole già presenti nel nostro organismo che effettuano un’azione terapeutica particolare.
Utilizzando la medicina low dose si introducono nel corpo sostanze già presenti che agiscono da richiamo, stimolando la cura di molti disturbi.
Quali molecole usa la medicina low dose?
La medicina low dose è un approccio terapeutico innovativo che punta a ripristinare le condizioni fisiologiche dell’organismo.
Come fa a farlo? Utilizza alcune particolari molecole del nostro organismo quali citochine, interleuchine, fattori di crescita, neuropeptidi, neurotrasmettitori e ormoni, somministrate in diluizioni attive a basso dosaggio.
Vediamo le molecole utilizzate nella medicina low dose
- Citochine: sono piccole molecole di segnale rilasciate dalle cellule, particolarmente importanti per il sistema immunitario, che mantengono in equilibrio lo stato infiammatorio dell’organismo.
- Interleuchine: sono molecole di sottogruppo delle citochine, inviano un segnale espresso dai globuli bianchi al sistema immunitario.
- Fattori di crescita: sono molecole simili agli ormoni (a volte proteine) che si comportano come molecole di segnale e possono stimolare la divisione, la proliferazione e la differenziazione delle cellule.
- Neuropeptidi: sono molecole utilizzate dai neuroni per comunicare tra loro.
Con la medicina low dose si inseriscono molecole già presenti nel nostro organismo con un dosaggio molto basso e si compie un’azione di richiamo per le molecole simili, stimolandole all’azione.
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