Ortica: il rimedio della nonna che fa bene anche oggi
Antonio Colasanti - 01/01/2016
Conosciuta dai più come insignificante erba urticante, l'ortica è in realtà un prodigio della natura. Secondo la teoria della signatura rerorum l'ortica brucia come i dolori reumatici e infatti serve proprio a combatterli: basta sfregare l'ortica su una parte dolorante e dopo un arrossamento iniziale si ha un effetto revulsivo benefico che fa scomparire il dolore. È l'acido formico prodotto dalle foglie per difendersi dagli animali e dall'uomo che possiede quest'effetto medicamentoso.
L'ortica è una pianta erbacea perenne il suo nome deriva dal latino urere bruciare, proprio per l'irritazione provocata dai suoi peli urticanti. Dall'otica nel Medioevo si ricavava un tessuto resistente simile alla canapa.
L'ortica contiene flavonoidi, carotenoidi, amine, oli essentiali, vitamine, clorofilla, acido formico, ferro e molti minerali.
L'ortica ha proprietà diuretiche, depurative, antigottose, antireumatiche, emostatiche, galattogene, antianemiche è quindi utile in caso di gotta, reumatismi, emorragie, acne, diabete, anemia e diarrea.
In tintura madre: 40 gocce tre volte al di in mezzo bicchiere acqua
In tisana decotto al 5 per cento: bollire 10 minuti.
Pianta fresca: le sommità si lasciano bollire per pochi minuti.
Si beve l'acqua mentre la pianta bollita si consuma con olio e limone a mo' di verdura cotta: presa in codesto modo per 15 giorni risolve i casi anemici rapidamente.
Facendo macerare la pianta in acqua per 24 ore si ottiene un liquido antiparassitario per piante ed animali. In lozione per uso esterno in acqua e alcool serve per rafforzare i capelli e per alopecia aerata.
Con l'ortica la natura ci offre un vero e proprio laboratorio chimico, una farmacia naturale a prezzo irrisorio: a noi saperlo sfruttare.