Vitamina C per la prevenzione dei virus
Medicina Integrata
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Da tempo ormai si conoscono gli effetti antivirali della vitamina C, che sono stati studiati da numerose équipe di ricercatori in tutto il mondo.
Stefano Pravato - 20/09/2022
La vitamina C, in chimica acido L-ascorbico, è stata isolata per la prima volta in forma cristallina dal succo di limone nel 1932. Essa è un antiossidante di importanza vitale per un corretto funzionamento dei processi biochimici dell’organismo.
Da tempo ormai si conoscono gli effetti antivirali della vitamina C, che sono stati studiati da numerose équipe di ricercatori in tutto il mondo.
In particolare, il medico statunitense F.R. Klenner (1907-1984) è stato colui che maggiormente ha disegnato la mappa delle possibilità di cura in funzione antivirale di questa vitamina.
La cosa che è meno risaputa, e anzi dibattuta, e che costituisce invece il presupposto del successo terapeutico in malattie gravi come la poliomielite o il tetano, è l'utilizzo di questa vitamina in alte dosi e in forma altamente assimilabile come quella per via intravenosa.
In quest'ottica, pur non esistendo attualmente concreti studi a conferma, è supponibile, vista la vasta gamma di virus per cui la vitamina C è documentatamente attiva, presupporre che potrebbe costituire un buon baluardo di resistenza anche nei confronti della tanto evocata (o invocata?) epidemia di Ebola, di cui si preoccupano i mass media di mezzo mondo in questi ultimi tempi.
Sarebbe opportuno a nostro avviso che gli Istituti di ricerca pubblici coordinati dai vari Servizi sanitari nazionali autorizzassero ulteriori studi a conferma di questa validità terapeutica in funzione antivirale della vitamina C in varie tipologie di malattie infettive. Inoltre, sarebbe auspicabile che venissero ascoltati in udienze pubbliche e convegni scientifici esperti ricercatori e medici che sono attivi in questo ambito da vari decenni, come ad esempio il noto medico statunitense Thomas Levy, di cui riportiamo un recentissimo appello-chiarimento proprio in merito alla paventata epidemia di Ebola. Speriamo in questo modo di poter contribuire ad aprire un dibattito serio sul problema, travalicando così i limiti delle solite soluzioni proposte a livello sanitario, come quella dei vaccini, che hanno mostrato ormai da tempo le proprie miopie terapeutiche e relativi conflitti di interesse economici.
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Non sappiamo se i moderni infettivologi siano ignoranti sul serio oppure semplicemente non vogliano ammettere di essere del tutto in errore quando devono curare una sindrome virale. Comunque sia, l'approccio una malattia, un vaccino, non può essere considerato valido. Infatti, anche ammettendo che esista un vaccino senza tossine, privo di gravi effetti collaterali e che riduca in maniera efficace le probabilità di contrarre una determinata infezione virale, un tale approccio ignora del tutto gli individui già in condizioni critiche o che stiano soffrendo per un grave carico virale. E non fa nulla nemmeno per gli individui che, liberatisi dal virus, soffrano dei conseguenti esiti debilitanti.
Possiamo dire qualche ovvietà sui vaccini?
Non è stato fatto ancora nessun tentativo serio per rendere meno tossici i vaccini e sforzi ancor minori sono stati fatti per diminuire l'impressionante elenco di gravi effetti collaterali che quasi tutti i vaccini possono procurare. Anche i vaccini veramente efficaci, e non ce ne sono molti, arrecano comunque un considerevole danno a parecchie persone che altrimenti non si sarebbero nemmeno ammalate.
Gli interessi della salute pubblica non possono considerarsi tutelati quando su di essa si riversa una serie di condizioni mediche che altrimenti non sarebbero mai esistite, allo scopo di prevenire una determinata infezione. In aggiunta alle preoccupazioni che tanti individui provano oggi verso le infezioni che reputano prive di cura, Hollywood ha contribuito con il proprio apporto di isteria in TV e al cinema con tante storie di epidemie mortali, gestite in maniera improbabile e risolte al momento giusto solo per assicurare il lieto fine.
In questi film, invariabilmente, le epidemie sono affrontate nel finale con un qualche vaccino magico o con un antidoto. Un elenco parziale di tali film comprende Contagion, Outbreak, Quarantine, Virus, e anche uno chiamato Ebola Syndrome.