Celiachia: mangiare senza glutine, naturalmente
Michele Riefoli - 01/01/2016
La celiachia sembra diffondersi a macchia d’olio. Cosa sta succedendo? Quali sono le possibili cause del problema? Come gestire al meglio la situazione? È possibile per un celiaco adottare una dieta a base vegetale del tutto naturale senza dover fare la spesa in farmacia o acquistando prodotti super raffinati della grande distribuzione? Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Cos’è la celiachia?
La celiachia non è una “semplice” intolleranza al glutine. Di fatto è una malattia che si manifesta in alcuni soggetti geneticamente predisposti. Inquesti soggetti in seguito all’assunzione di glutine – la frazione proteica del grano e di alcuni altri cereali – genera una reazione immunitaria di tipo infiammatorio autoimmune, in grado di danneggiare la mucosa intestinale e in particolare i villi dell’intestino tenue.
Siccome i villi sono quelle micro strutture “a dito di guanto” necessarie all’assorbimento di tutti i nutrienti contenuti nei cibi ingeriti, la loro distruzione comporta un danno anatomico e di conseguenza una condizione di malassorbimento che causa nel soggetto colpito dalla malattia, nel medio o lungo termine, una serie di problemi di salute (più gravi nei bambini che sono in fase di crescita), i quali possono manifestarsi in qualunque parte del corpo a causa del mancato apporto di specifici nutrienti.
La patologia, descritta anticamente per la prima volta da Areteo di Cappadocia nel 250 d.C. come una generica “sofferenza intestinale” fu meglio definita nella seconda metà del 1800, ma le si attribuirono solo alcuni sintomi: mal di stomaco e dolori addominali ricorrenti, diarrea con feci chiare e maleodoranti, flatulenza, perdita di peso, pallore anemico, debolezza.
Oggi invece sappiamo che i sintomi possono essere vari e diffusi perché correlati al tipo di sostanze mal assorbite. Per esempio, la carenza di calcio può causare irritabilità, crampi muscolari, dolori ossei, osteoporosi, mentre la carenza di ferro, anemia e stanchezza. I sintomi della celiachia sono quindi molto diversi da persona a persona e in certi casi sono associati anche a dermatiti erpetiformi, ipersensibilità, cambiamenti dell’umore e del comportamento, stanchezza cronica, afte, problemi ai denti, problemi mestruali, esaurimento nervoso, magrezza eccessiva in soggetti che mangiano abbondantemente, facilità a contrarre infezioni.
Esistono forme di celiachia più o meno gravi in base allo stato di avanzamento della malattia.
Nell'articolo integrale si parla di:
- in quali alimenti è presente il glutine
- cosa mangiare per evitare i prodotti super raffinati senza glutine proposti dalle farmacie e dalla grande distribuzione