Cosa accade al sistema immunitario dopo la somministrazione di un vaccino?
Medicina Integrata
Medicina Integrata
Gianpaolo Giacomini - 26/04/2017
Continua l'intervista al dottor Giampaolo Giacomini.
Può spiegare al nostro pubblico cosa accade al nostro sistema immunitario dopo la somministrazione di un qualsiasi vaccino? Cosa succede all’interno del nostro corpo?
Anche da adulti, un vaccino produce profonde modificazioni immunitarie ed energetiche nella nostra struttura. Quantisticamente parlando, se noi siamo la materializzazione osservata di una funzione d’onda osservabile, è molto probabile che l’effetto di un vaccino sia quello di modificare il tessuto vibratorio di quell’ onda, determinando una sorta di “scivolamento” della nostra realtà interiore percepita e percepibile.
Cercherò di spiegarmi in parole semplici. Viviamo la nostra realtà come soggetti che percepiscono se stessi e l’ambiente circostante. Diciamo che essendo sintonizzati sul nostro canale, percepiamo i nostri programmi quotidiani. Un trauma, una malattia grave, una droga o un farmaco (drugs nel mondo anglosassone) può avere l’effetto di farci cambiare canale e sintonizzarci su una frequenza che non è più la nostra.
Questo fatto avviene a livello energetico-sottile, ma è determinato nel corpo da una serie di eventi a cascata che coinvolgono il sistema nervoso, endocrino e immunitario. È sufficiente che anche uno solo di questi sistemi riceva uno shock profondo per determinare questa sorta di switch tra Io e “non Io”. A livello immunitario, ciò che più disturba il nostro organismo non è solamente l’inoculazione di un virus attenuato o volgarmente detto “ucciso” (e che comunque si tratta di un frammento di DNA o RNA, quindi di un codice ben definito e potenzialmente sempre attivabile secondo l’epigenetica) quanto gli adiuvanti che vengono iniettati assieme al vaccino.
È risaputo che un antigene virale o batterico non è sufficiente a innescare una risposta immune contro di esso, ma è necessario che questo sia associato a degli adiuvanti, molecole tossiche in grado di attivare massivamente il sistema immunitario il quale, in questo “minestrone” di attivazioni, produce anche anticorpi contro il virus in questione. Potrete ben capire che, nel caso avessi una debolezza delle funzioni epatiche, mangiare frittura per quaranta giorni non sarebbe un modo saggio per attivare i processi epatici, no?
Un ultimo aspetto, che ancora non mi spiego, è l’assurdità di iniettare un vaccino, quale quello per l’influenza, quando questa si contrae per via inalatoria. L’inoculazione stimola una risposta prettamente anticorpale, mentre l’immunità vera dovrebbe riguardare primariamente le barriere immunitarie legate alle mucose, quali il tessuto linfoide associato alle mucose del canale digerente e respiratorio (MALT).
Che alternative esistono quindi per fare vera prevenzione, per noi stessi, per i nostri bambini e per la collettività?
Vivere bene, ciascuno centrato nel suo cammino personale, fieri di essere ciò che siamo, risolvendo le nostre debolezze e sfide, giorno dopo giorno. Non trovo un modo migliore per affrontare la Vita. Dal nostro stato di equilibrio interiore nasce la nostra solidità, a tutti i livelli.
Nelle arti marziali si insegna che non è necessario combattere per dimostrare di essere il più forte, è sufficiente essere in equilibrio con il proprio Io superiore. E, cosa ancora più bella, si insegna che la vera forza non sta nel battere l’altro, ma nel riuscire a “domare” se stessi, attraverso la disciplina, la conoscenza, il continuo esercizio della volontà di migliorarsi giorno per giorno.
È altresì necessario alimentarsi in modo adeguato, rispettando la propria costituzione metabolica, senza seguire mode o diete che affatichino il nostro sistema. Parlava di questo il medico greco Ippocrate molti anni or sono e persino l’Imperatore Giallo Huang Ti nel suo trattato di medicina interna redatto circa nel 1900 a.C. È necessario seguire i bioritmi naturali, sincronizzarsi con la Natura, rispettando le stagioni e il ciclo circadiano di luce-buio. Il nostro sistema PNEI è così strettamente legato a tutti questi fattori da poterci garantire sì la salute ma anche la malattia, se non rispettiamo le “regole”.
La Vita è piena di regole, così come lo sono la chimica, la fisica e la biologia, branche della scienza che studiano la Vita nella sua più intima manifestazione. Ho imparato in questi miei, tutto sommato, pochi anni di esistenza attiva che “nella Vita non esistono limiti, ma regole”. Esistono, poi, innumerevoli pratiche naturali che permettono al nostro organismo di mantenersi sano e in salute, la principale delle quali è il “drenaggio tossinico”. Il corpo è un sistema di flusso aperto e dinamico, dove ogni cosa che entra deve anche uscire, dopo ovviamente essere stata trasformata.
Abituarsi a effettuare un drenaggio tossinico regolarmente, magari ai cambi di stagione, è un’ottima abitudine per mantenerci in salute. Spesso infatti, la malattia altro non è che lo sforzo che il nostro organismo compie nel tentativo di espellere tossine sedimentatesi dentro i nostri organi e tessuti connettivi. A questo proposito, cito sempre l’inspiegabile picco di epidemia “influenzale” che si verifica dopo i giorni di Natale e Santo Stefano, o in generale dopo le feste natalizie.
Leggi la prima parte dell'intervista al dottor Giacomini