Che cos'è la medicina energetica
Valerio Pignatta - 01/01/2016
Negli ultimi anni una nuova frontiera della medicina è quella che indaga i limiti del potenziale umano rispetto alla salute psicologica e fisica e alle
performance ad esse correlate. È sempre più palese che i modelli di spiegazione attuali di guarigione, malattia e condizioni psico-fisiche sono insufficienti a far capire fenomeni come le guarigioni spontanee da malattie mortali, le prestazioni atletiche e artistiche di altissimo livello, le performance dei cultori delle arti marziali o le capacità psico-corporee dei praticanti le discipline
contemplative e yogiche.
Sembrerebbe insomma che il sistema endocrino, quello immunitario, quello circolatorio e quello nervoso non siano gli unici sistemi di informazione
reattiva del corpo, ma che esista nell’organismo umano un sistema di comunicazione ad alta velocità che rileva e risponde all’ambiente energetico circostante.
Per le terapie e per migliorare le performance fisiche 20 |
I processi energetici e quantistici
Le nuove prospettive scientifiche parlano di questa orditura come di un substrato di cooperazione sistemica. Ossia si sta passando dal sezionamento della vita biologica della cellula alla visione d’insieme. Nel passato la scienza ha evidenziato soprattutto la chimica dell’energia e dell’informazione, ma a livello di interazione molecolare. Così facendo si è perso di vista il ruolo degli elettroni, dei campi elettromagnetici e dei relativi processi energetici e quantistici, le proprietà dello spazio e il ruolo della coscienza stessa.
Malattie e ferite compromettono la regolarità del circuito che il corpo impiega per mantenere un alto livello di funzionamento sia per la salute sia per ottenere una performance ottimale durante ogni sforzo. Ma si è visto, ad esempio, che lo scambio di energia che avviene tra due corpi durante una sessione di massaggio o di terapia manuale è anche uno scambio tra due energie che si incontrano e influiscono sulle cellule sia a livello locale che, a proseguire, sul resto del corpo.
La medicina tradizionale cinese e lo yoga indiano da millenni hanno avuto la consapevolezza di queste dinamiche energetiche dei flussi vitali e dei canali di circolazione di queste energie.
Oggi una scienza abbastanza recente, definita biofisica, sta arrivando a dimostrare processi fisiologici ed elettrici organici che vanno in questo senso. Sembra si tratti dell’esistenza appunto di un sistema fluido-liquido formato da tutte le parti che costituiscono il corpo e che mette in relazione percezione, movimento e guarigione. Il noto biofisico James Oschman l’ha definito una sorta di matrice vivente che agisce silenziosamente sullo sfondo coordinando ogni nostra attività: un sistema più importante di ogni altro sistema fisico, perché dà origine e controlla tutti gli altri sistemi.
Quel viaggio breve tra piede e cervello
L’esistenza di questo sistema spiegherebbe come è possibile che il cervello sia raggiunto da uno stimolo proveniente dal piede in un tempo così infinitamente esiguo, fenomeno che, come è stato dimostrato, la dottrina della conduzione nervosa non può spiegare. Tutto, cioè, è fortemente interconnesso.
Le cellule sono immerse in una matrice energetica olografica dove ogni parte è in grado di influenzare tutte le altre. Le informazioni possono essere comunicate mediante numerose modalità fra cui i fotoni di luce ultravioletta e visibile, fononi di suono, vibrazioni cellulari a risonanza multipla, onde di densità di carica e potenziali quantici.
La medicina energetica che sta scaturendo da queste nuove conoscenze sarà dunque in grado di ampliare grandemente le possibilità di guarigione e comprensione del corpo umano e avrà anche la capacità di collegare le scienze sociali e spirituali con le moderne bioscienze e la medicina attuale.