Vegetariani e vegani mangiano "triste"?
Redazione - Scienza e Conoscenza - 01/01/2016
Alta, sorridente, in perfetta forma fisica e mentale, con una grande passione verso quello che fa e verso tutte le forme di vita: ecco come mi è apparsa la dottoressa Michela De Petris quando l'ho incontrata per questa intervista. Michela ha la capacità di trasmettere alle persone informazioni importantissime in maniera molto semplice e diretta. Inoltre lei è quello che dice, nel senso che vive nella sfera personale e familiare i principi di alimentazione e benessere globale che diffonde attraverso le conferenze e i libri: anche per questo il suo messaggio arriva forte e chiaro al pubblico. Accompagnata dal fedele cane Diamond - ovviamente vegano - la dottoressa De Petris mi ha raccontato perché ha scelto di eliminare dalla sua dieta tutti i cibi di derivazione animale e perché tutti dovremmo farlo.
Dottoressa De Petris è diventata prima medico o prima vegana?
Sono diventata prima medico, ma la scelta vegana è venuta subito dopo. È stata una scelta istintiva e subitanea avvenuta appena "ho capito". Durante il corso di studi in Medicina non si parla mai di alimentazione, quando mi sono iscritta al corso di specialità in Scienza dell'Alimentazione e mi sono stati spiegati e mostrati i metodi di allevamento intensivo, allora ho deciso immediatamente che per me non era più possibile continuare a sfruttare gli animali in questo modo per poi cibarmene. Quando sono diventata vegana la mia famiglia mi ha seguito immediatamente e con grande convinzione, per cui al momento anche mia madre, mio padre, mia nonna che ha 92 anni e il cane sono vegani. Oltre alla motivazione etica, che secondo me in questo tipo di scelte è la più forte, quella legata alla salute è altrettanto valida e fondamentale.
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Nell'articolo si parla anche di:
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- alimentazione per il paziente oncologico
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- la dieta vegana è monotona e triste?