Autismo: fattori ambientali tra le cause
Alimentazione e Salute
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Sabina Bietolini - 11/10/2017
Nel 2010, negli USA, ad 1 bambino su 68 è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico (ASD). Purtroppo anziché arrestarsi, il trend si è mantenuto in costante aumento: studi epidemiologici internazionali evidenziano che le diagnosi di ASD negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiate. Si stima che le spese sanitarie per un bambino affetto da ASD siano 6 volte maggiori rispetto a quelle per un bimbo sano. Senza considerare il disagio e la sofferenza per tutti i soggetti coinvolti (bambini, famiglia, parenti).
L’autismo origina da una compromissione dello sviluppo e rientra tra gli ASD. Nello specifico, l’autismo è una sindrome comportamentale con esordio nei primi tre anni di vita, caratterizzata da una triade sintomatologica che include: aspetti di relazione e sociali, compromissione della comunicazione e del linguaggio, nonché alterazioni del comportamento. È senz’altro vero che questo aumento di incidenza possa imputarsi alla maggior attenzione al disturbo e ai migliori criteri di diagnosi, ma è altrettanto vero che, in relazione alle cause, i fattori ambientali (a cui si affiancano quelli genetici), attualmente ritenuti i maggiori responsabili dell’insorgenza degli ASD, sono in costante aumento. Infatti, solo il 10-20% dei casi è attualmente da imputarsi a fattori genetici, viceversa assumono un ruolo predominante le esposizioni ambientali nel periodo pre e perinatale: diabete materno, infezioni, medicinali, stato nutrizionale materno (ferro, folati, acidi grassi insaturi), stress ed esposizione a metalli pesanti e pesticidi.
In Italia non esiste ancora un registro dei casi ASD, ma per quanto attiene l’autismo, la prevalenza italiana sembra direzionarsi verso un trend in aumento, arrivando al 4% in regioni come l’Emilia Romagna e il Piemonte, dove è in corso una raccolta dati specifica.
Dato che anche per l’autismo, come per la maggior parte dei disturbi e delle patologie, prevenzione e interventi precoci possono risparmiare costi elevatissimi per la collettività e per le famiglie colpite, valutare i fattori ambientali, specie quelli nutrizionali, capaci di incidere sul disturbo autistico, si delinea come un approccio quantomai saggio a un emergente problema sociale.