Alimenti integrali: l’imperativo per l’alimentazione del XXI secolo
Alimentazione e Salute
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Spesso pensiamo che mangiare biologico significhi mangiare sano, ma non è sempre così. Alla scelta biologica va affiancata quella, ancora più importante, di consumare cibi non raffinati, integrali e poco elaborati
Redazione - Scienza e Conoscenza - 01/02/2024
Il seguente articolo è tratto dal libro Il Cibo della Salute
Considerate come stanno oggi le cose: la maggior parte delle persone preferisce seguire diete a base di alimenti “bianchi”, raffinati, consumando grandi quantità di cibi contenenti farina bianca e zucchero bianco.
Anche chi fa la spesa cercando di acquistare prodotti biologici può ritrovarsi a comprare cibi altamente raffinati ed elaborati senza esserne pienamente consapevole. Occorre prestare particolare attenzione nella ricerca dei prodotti integrali perché spesso, anche nei prodotti biologici, la farina bianca non è solo uno degli ingredienti, ma l’ingrediente principale di molti prodotti.
Lo stesso vale per la canna da zucchero: i prodotti ricavati dalla canna da zucchero consistono prevalemente in zucchero biologico (bianco) e in vari succhi di zucchero di canna biologici e relativi estratti in polvere, che però non sono nient’altro che zucchero raffinato – a meno che non vengano specificamente etichettati come “non raffinati” (ma succede di rado): il termine “biologico” viene così usato per camuffare un alimento non salutare.
Quando i consumatori vedono la scritta “biologico” su un prodotto, spesso si convincono che si tratti di un alimento della massima qualità. Questa pratica rappresenta oggi uno degli artifici commerciali più astuti e ingannevoli. Ancor peggiori per la salute rispetto allo zucchero bianco sono gli oli raffinati. Le etichette di questi oli spesso presentano le parole “biologico” o “spremuto a freddo”, ma se provengono dalla grande distribuzione vericatene l’origine. I comuni oli di colza (e di altri tipi) sono tra i peggiori cibi che si possano consumare.
Segue una lista di alimenti raffinati che si trovano nella maggior parte dei negozi (anche di alimenti biologici) e dei corrispondenti prodotti di qualità che invece raccomandiamo (notate che alimenti di alta qualità sono disponibili nei negozi di alimenti biologici e naturali, ma è comunque necessario prestare attenzione ed essere consumatori informati e consapevoli).
Una raccomandazione che può sorprendere è quella di evitare latticini a basso contenuto di grassi. Se avete bisogno di ridurre i grassi saturi nella vostra dieta (e i latticini ne sono una considerevole fonte), assumete minori quantità di latticini o escludeteli del tutto. Molte persone attente alla salute pensano che i latticini a basso contenuto di grassi siano migliori, ma non contengono quelle sostanze necessarie per assorbire le vitamine A e D. In chi consuma abitualmente questi latticini, il calcio finisce principalmente nei tessuti molli anziché nelle ossa.
Un’ulteriore considerazione: gli alimenti con pochi grassi fanno sì che le persone mangino più cibo per compensare i grassi mancanti. Non è insolito vedersi servire nei ristoranti porzioni fino a cinque volte superiori a quelle raccomandate. Spesso mangiamo troppo proprio perché ci nutriamo di alimenti raffinati che, in quanto tali, mancano di sostanze fondamentali per il nostro organismo. Questi alimenti così poveri di nutrienti possono generare dipendenza, poiché veniamo istintivamente portati a consumarli in quantità eccessiva nel tentativo di ottenere le sostanze nutritive di cui necessitiamo, ma che in questi cibi non troveremo mai.
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