Gli oli omega-3 e omega-6: perché fanno bene?
Gli oli omega-3 e omega-6 sono fondamentali per la nostra salute: come possiamo assumerli attraverso la dieta e integratori adeguati? Scopriamolo in questo interessante approfondimento
Robert O. Young, Shelley Redford Young - 25/05/2019
Tratto da "Il miracolo del PH alcalino" - BIS Edizioni, 2010.
Gli oli omega-3 sono assolutamente fondamentali per la vostra salute, per cui dovreste integrare la vostra alimentazione con pesce, semi ed oli sani. Gli oli omega-3 polinsaturi a catena lunga sono capaci di chelare o respingere gli acidi ambientali, alimentari e metabolici. Gli omega-3 e gli omega-6 fanno normalmente parte delle cellule umane e sono particolarmente abbondanti nelle cellule cerebrali, nelle sinapsi dei nervi, nei recettori visivi, nelle ghiandole surrenali e nelle ghiandole sessuali. Essi proteggono il cuore, inibiscono le cellule cancerose e forniscono, inoltre, una serie di altri benefici salutari.
Essenziali per il cuore
Gli oli omega-3 proteggono il cuore in svariati modi: aiutano a disperdere gli acidi grassi saturi, che sono soliti raggrumarsi, evitando così coaguli di grasso nel sangue che riducono le cariche elettriche; preservano le piastrine dal diventare troppo aggreganti riducendo la probabilità di formazione di coaguli che possono causare attacchi cardiaci o ictus; riducono i trigliceridi fino al 65%; abbassano il colesterolo e le lipoproteine a bassa densità (LDL); diminuiscono della metà le lipoproteine a densità molto bassa (VLDL). Inoltre, convertono i nocivi VLDL in LDL, cosa particolarmente utile in persone col diabete. Livelli di trigliceridi elevati, soprattutto il LDL ed il VLDL, sono associati a patologie cardiache: ipertensione, arteriosclerosi, insufficienza cardiaca e renale, ictus ed attacco cardiaco. Per di più, i nostri organismi ricavano prostaglandina PG3 dall’EPA [acido eicosapentaenoico: derivato metabolico degli AGE, acidi grassi essenziali, e in particolare dell’acido linolenico, che è un acido omega-3; N.d.T.]. La PG3 aiuta a prevenire gli ictus e gli attacchi cardiaci, abbassa la pressione sanguigna (bloccando la produzione di prostaglandina PG2 contenuta nella carne) e previene la coagulazione patologica del sangue nei polmoni e nei vasi sanguigni.
L’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) degli omega-3 sono antimicotossici, abbassando i livelli di proteine riparatrici (un segno delle micotossine nel sangue) nelle arterie. Le proteine riparatrici sono anche coinvolte nello sviluppo dell’arteriosclerosi, per cui ridurle rappresenta un doppio vantaggio.
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Grassi omega 3: sono utili per...
- Abbassare la pressione sanguigna, il colesterolo nel sangue ed il rischio di ictus ed attacchi cardiaci.
- Normalizzare il metabolismo dei grassi nel diabete e diminuire la quantità d’insulina richiesta dai diabetici.
- Prevenire danni epatici provocati da alcolismo, ridurre sintomi da crisi d’astinenza successivi all’interruzione dell’assunzione di alcool ed aiutare a riprendersi da postumi di sbornia.
- Contribuire alla produzione di una prostaglandina che aiuta alcuni malati di schizofrenia.
- Causare una diminuzione di peso aumentando il tasso metabolico e la combustione del grasso.
- Procurare sollievo dal dolore premestruale al seno e dalla sindrome premestruale. È stato dimostrato che l’olio di borragine, insieme a vitamine e minerali, migliora la condizione di quasi il 90% delle pazienti.
- Prevenire la disidratazione e l’atrofia delle ghiandole lacrimali e sali vari (Sindrome di Sjögren).
E anche per...
- Prevenire l’artrite, come da studi fatti sugli animali.
- Migliorare la condizione di capelli, unghia e pelle.
- Migliorare alcuni tipi di eczema.
- Rallentare o bloccare la progressione della sclerosi multipla, soprattutto se assunti subito dopo la diagnosi iniziale. (Gli oli di pesce sono stati utilizzati con la stessa efficacia.)
- Aiutare a curare degenerazioni nervose (neuropatia diabetica) nel diabete del tipo 2, quando anche lo zucchero e gli acidi saturi vengono banditi dalla dieta.
- Eliminare le cellule cancerose (cellule infestate di muffe e micotossine) in colture tissutali, senza danneggiare le cellule normali; studi sugli animali hanno dimostrato che l’EPA ed il DHA inibiscono la crescita tumorale e le metastasi.
Un altro omega benefico, l’omega-5 CLA, compare in rare forme vegetali, tra cui i semi di melagrana (il CLA è presente comunemente in carne e latticini), per cui i semi ed i relativi oli sono ottimi per voi.
I pesci d’acqua fredda sono buone fonti di oli omega-3 ed i loro oli, in forma di integratori, sono una valida scelta. Se desiderate evitare tutti i prodotti animali, esistono anche delle fonti vegetali, inclusi gli oli di lino, canapa, noce e fagiolo di soia. Occorre sottolineare, però, che l’organismo converte gli omega-3 di derivazione vegetale in quelle che si ritrovano nel pesce, un processo con diverse fasi che richiede del lavoro. Quindi, se avete un sistema indebolito, potrebbe essere meglio assumere gli omega-3 già in forma assimilabile (quelli animali).
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Importanza degli omega-6
Gli omega-6 si trovano in semi di borragine, enagra, girasole e ribes nero, come anche in oli di pesce. L’acido gammalinolenico (GLA) è quello più rilevante. L’olio di semi di borragine contiene fino al 24% di GLA; l’olio di enagra intorno alla metà della percentuale precedente. La borragine contiene intorno al 34% di acido linoleico, un altro omega-6. Il cartamo ne contiene il 79%, il girasole il 69%, le mandorle il 26%, i semi di zucca il 42% e la canola il 28%, L’olio di canapa ha una proporzione ideale di 3 parti di oli omega-3 a 1 parte di oli omega-6, proprio come per gli oli di pesce.
L’EPA e il DHA si trovano in pesci d’acqua fredda ed in altri animali marini nordici. Trota, salmone, sgombro, sardine, tonno, anguilla sono le fonti più ricche di acidi grassi omega-3. Per coloro che desiderano evitare prodotti animali, esistono fonti vegetali di un precursore di EPA e DHA, un altro omega-3 chiamato acido alfa-linoleico (ALA), che si trova nell’olio di lino, canapa, noce e fagiolo di soia.
Ingerite quotidianamente almeno 3.000-4.000 mg di ciascun omega per aiutare l’organismo a tamponare gli acidi e rispettare la propria predisposizione alcalina. Accertatevi che gli integratori che usate siano freschi. Controllarlo è semplice: rompete una capsula e annusatela; non dovrebbe esserci nessun odore di pesce.
Tratto da "Il miracolo del PH alcalino" - BIS Edizioni, 2010.