Alimentazione Bioenergetica e Medicina Tradizionale Cinese
Alimentazione e Salute
Alimentazione e Salute
Marco Mazzini - 16/01/2017
Le regole della dietetica cinese si fondano sulla “natura” (fredda-fresca-neutra-tiepida-calda), sui “sapori” (piccante-salato-acido-amaro-dolce), sulla “tendenza direzionale” (immersione-emersione-discesa-salita) e sul “tropismo” dei cibi verso i vari visceri e organi.
Dietistica cinese, Qi ed equilibrio energetico
Nella Medicina Tradizionale Cinese la scelta della natura degli alimenti è in relazione alla costituzione Yin o Yang della persona e si completa con la teoria dei sapori e con quella dei Cinque Movimenti.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (da ora in avanti MTC) la malattia è l’esito di uno squilibrio energetico dell’organismo, che non è più in rapporto armonico con se stesso e con il cosmo che lo circonda: questo squilibrio è dovuto a un eccesso o a un difetto di assimilazione o produzione di Qi, “energia vitale”.
Il Qi è il fondamento basilare che permette l’esistenza di tutti i fenomeni, gli elementi e le sostanze vitali, quindi se la produzione, distribuzione e gestione del Qi sono corrette e armoniche, all’uomo è garantito lo stato di equilibrio e di salute. Una parte di questo Qi ci viene fornita dall’alimentazione. Il cibo è un ”organismo” energetico.
Per la dietetica cinese l’equilibrio è dato da tutto ciò che riguarda: la natura degli alimenti e relativi sapori ed il Jing alimentare o “Quintessenza alimentare”. Il Jing “Essenza” rappresenta la vitalità intrinseca, la qualità, il potere energetico dell’alimento stesso in relazione all’individuo e alla stagione. La natura di un cibo (si intende sempre a crudo) è la potenzialità che quel dato alimento ha di modificare l’equilibrio del corpo in caldo/freddo.
L'equilibrio caldo/freddo
Un concetto basilare per la dietetica cinese è “curare il freddo con il calore e il calore con il freddo”. Esempi pratici: alimenti come orzo, miglio, soia verde sono di natura rinfrescante su corpo e sangue e hanno proprietà disintossicanti, utili in caso di malattie febbrili.
Il peperoncino ha natura calda quindi lo si utilizzerà in caso se si avrà bisogno di dover disperdere il freddo. La MTC dice che non esistono diete buone o cattive, ma diete adatte a ogni persona, con l’unico scopo di mantenere e raggiungere un buon equilibrio, in questo contesto è importante assumere cibi ricchi di Jing, quindi stagionali e territoriali. La dietetica cinese ha quella grande capacità di indicare le funzioni che quel dato alimento ha nel nostro organismo. Alimenti simili a livello nutrizionale come la pesca e l’albicocca, hanno per la dietetica cinese due diverse funzioni: la pesca ha una azione dinamizzante su sangue e Qi, mentre l’albicocca svolge la sua azione su Polmone e tosse.
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I sapori nella Medicina Tradizionale Cinese
In MTC il sapore di un alimento ha tutt’altro aspetto. I sapori abbinati ai Cinque Movimenti o Cinque Elementi (Metallo-Acqua-Legno-Fuoco-Terra) e ai rispettivi organi (Polmone-Rene-Fegato-Cuore-Milza/Pancreas), vengono distinti in Yin e Yang:
- sono Yin i sapori salato-acido-amaro (portano il Qi all’interno);
- sono Yang i sapori piccante e dolce (svolgono un’azione esteriorizzante dell’energia e la diffondono).
Il sapore salato è ammorbidente e emolliente, svolge azione di discesa e va verso l’interno ed è evacuante.
L’acido è astringente contratturante, condensante, nutre lo Yin e favorisce la produzione di liquidi.
L’amaro è un sapore rassodante e dissecante, elimina i liquidi con un processo di asciugamento no di drenaggio.
Il piccante è un sapore mobilizzante, esteriorizzante e diaforetico, muove il Qi, muove i liquidi esteriorizzandoli; in MTC la diaforesi induce la sudorazione, utile ad eliminare l’aggressione patogena che viene dall’esterno, da vento e freddo.
Il dolce è il sapore più equilibrato, rilassa, armonizza, modera, leggermente diaforetico; in MTC è utilizzato per tonificare, portare energia e sostanza.
In MTC ogni sapore ha un’” azione specifica” su un organo, può infatti disperdere, tonificare, ammorbidire, astringere, moderare, dissecare; quindi occorre scegliere bene il sapore di cui il nostro organismo ha bisogno per attivare, inibire o stimolare la diverse funzioni. Quando natura e sapore hanno la stessa polarità energetica Yin o Yang, l’azione di quel dato alimento ne viene potenziata. Se invece abbiamo due alimenti dello stesso sapore ma di differente natura avremo chiaramente un impatto diverso sul nostro organismo, esempio: origano e peperoncino entrambi sapore piccante ma natura diversa, peperoncino calda, origano natura fresca, è evidente che il peperoncino avrà un impatto nel nostro organismo più potente rispetto all’origano.
Per concludere se noi siamo ciò che mangiamo è logico pensare che nel medio e lungo periodo, scegliendo una corretta alimentazione, possiamo modificare profondamente e portare in equilibrio energetico il nostro organismo.
Ringraziamo Marco Mazzini (del network di professionisti olistici Phedros), naturopata ed esperto di Medicina Tradizionale Cinese e Alimentazione Bioenergetica per l’importante contributo fornitoci.