Ogni dente sano è il riflesso di un organo sano
Silvia Colla - 01/01/2016
La salute di bocca e gengive dipende in primo luodo dal buon funzionamento dell’intestino.
Ulteriore dimostrazione che un atteggiamento olistico permette di percepire il corpo come un sistema globale complesso, intergrato e interconnesso, e di agire in maniera più efficace per il mantenimento di un buono stato di salute.
La bocca è prima di tutto un habitat estremamente complesso al cui interno convivono in equilibrio vari tipi di microrganismi importanti per la nostra salute. Questo “ecosistema” molto particolare può subire alterazioni da parte di sostanze che vanno a modificare l'acidità della saliva facendo proliferare microrganismi dannosi per l’apparato dentario, probabile segnale del non corretto funzionamento di altri organi. Anche per le gengive avviene un processo simile: l’organo maggiormente responsabile della salute delle gengive è l'intestino.
Come funziona l’intestino
L'intestino è parte dell'apparato digerente, ha funzioni prettamente digestive ed è diviso in due parti: tenue e crasso.
Il tenue si divide a sua volta in duodeno e digiuno/ileo e la sua lunghezza è mediamente di 7 metri e la superficie interna della mucosa raggiunge, pensate, ben i 300 mq!
L'ecosistema intestinale è un insieme di cinque elementi tra loro perfettamente interagenti: la flora batterica, la temperatura, il PH dell’intestino, l’epitelio mucosa, e il sistema immunitario. Il loro corretto funzionamento determina quello dell’intestino e di conseguenza dell’intero organismo. Infatti, quando una di queste funzioni subisce delle modificazioni a causa dei processi fermentativi e decompostivi di prodotti animali o di zuccheri raffinati, inizia la compromissione della corretta funzionalità di tutti i sistemi con la conseguente distruzione della flora batterica.
La presenza nell’intestino di batteri è assolutamente indispensabile in quanto consente la perfetta metabolizzazione e la corretta scomposizione dei cibi e delle bevande in sostanze vitali assimilabili dalle mucose e dalle cellule dell’organismo. La flora intestinale è composta per il 90% dalla cosiddetta flora primaria (batteri anaerobici, bifidobacterii) che svolge un’azione importante nella sintesi di alcune vitamine, nella digestione dei glucidi, dei lipidi e dei protidi, nella trasformazione degli acidi biliari, del colesterolo e degli estrogeni, infine impedisce che i microrganismi dannosi possano riprodursi e diffondersi; per il 10% dalla flora secondaria aerobica (batteri coliformi, enterococchi, lattobacilli). Quando avviene un’alterazione dello stato normale, con la presenza nell’intestino di microrganismi a noi nocivi, questa si definisce dismicrobismo.
L'intestino crasso si suddivide in cieco, colon e retto e provvede all’assorbimento dei liquidi e degli elettroliti e all’espulsione delle sostanze inutili per l’organismo.
La mucosa dell'intestino contiene tutte le specie di cellule del sistema immunitario che proteggono le mucose stesse dalle aggressioni di agenti patogeni in grado di alterare e distruggere la flora batterica.
Il corpo attinge dal colon le sostanze nutritive prelevate dal cibo e dai liquidi, ma assorbe anche le tossine dando così origine a una lenta, e volte progressiva, intossicazione di tutto l'organismo.
Si comprende come lo stato di salute delle gengive e del cavo orale dipenda innanzitutto da un equilibrato funzionamento dell’intestino, da una corretta assimilazione dei principi nutritivi e dalla altrettanto adeguata eliminazione delle sostanze tossiche e nocive.
Osservando l'odontone di Voll, la mappa che indica tutte le varie correlazioni tra organi interni, denti e gengive, si rileva immediatamente come i denti sani siano il riflesso di un perfetto funzionamento ed equilibrio dell’organismo.
Quando la bocca è fresca, la lingua è pulita e le gengive sono sane, la digestione e l'assimilazione degli elementi vitali è corretta. Invece, gengive sofferenti e alitosi sono un importante segnale che indica un’alimentazione povera di vitamine naturali e sbilanciata verso cibi troppo raffinati, i quali favoriscono la fermentazione intestinale e la proliferazione di batteri inutili nell'intestino e di conseguenza anche nella bocca.
Le malattie delle gengive
Le malattie delle gengive (gengivite, periodontite, periodontopatie, piorrea) sono sostanzialmente riconducibili ad una stessa patologia. Allo stadio iniziale, le gengive sono leggermente gonfie e arrossate, sanguinano sporadicamente e in quantità moderata. Successivamente, la perdita ematica può diventare più importante, le gengive diventano congeste, si scollano dai denti arrivando ad infettarsi e a secernere pus. Arriviamo così a vedere i denti che si scalzano, si muovono ed infine cadono.
No! Non è un triste bollettino di guerra; è quello che purtroppo avviene con sempre maggiore frequenza. Dati recenti infatti, dimostrano che nei paesi più industrializzati il maggior responsabile della perdita dei denti (parodontopatia-piorrea) non sia la carie, ma bensì le stesse patologie che sono alla base dei disturbi intestinali, una vera e propria intossicazione da cibo mal digerito.
Curare i denti cominciando dall’alimentazione
L'alimentazione deve essere preferibilmente biologica per fornire all'organismo quegli elementi sani, sicuri e vitali di cui ha bisogno. Va appositamente approntata una dieta sulla persona, avendo analizzato prima il tipo di metabolismo – a questo scopo si esegue un esame specifico detto mineralogramma. È consigliabile poi non mescolare i carboidrati – meglio se integrali e biologici – con le proteine sia animali che vegetali, in modo da non favorire le fermentazioni intestinali.
Le verdure e i grassi possono essere invece abbinati tranquillamente sia con carboidrati che con proteine. Ricordate che i minerali non vengono distrutti durante la cottura dei cibi, ma possono andare in parte dispersi nell’acqua e in parte non essere assorbiti a causa della interazione con altre sostanze, mentre le vitamine vengono sicuramente distrutte. La maggior perdita di minerali e sostanze nutrizionali avviene però durante la raffinazione del cibo.
Durante la bella stagione, meglio consumare verdura e frutta fresca, possibilmente cruda e lontano dai pasti. È vivamente sconsigliata la carne di maiale, i salumi e gli affettati di carne suina in genere, perché infarciti di conservanti dannosi per l’intestino.
Sarebbe utile mangiare – facendo attenzione a non eccedere – noci, nocciole, anacardi, sesamo, girasole, arachidi, papavero, vinaccioli, oli preparati a freddo e quelli di germe di grano perché molto ricchi di vitamina F, indispensabile per una corretta assimilazione degli alimenti. Un buon apporto idrico giornaliero è fondamentale, meglio se completato dai minerali che ad una eventuale valutazione con il mineralogramma dovessero mancare. È necessario limitare l’uso di antibiotici che potrebbero alterare la flora batterica intestinale. Quando necessario, è bene ricostruire la flora batterica intestinale con supplementi di microrganismi "buoni" consumando yogurt e fermenti lattici.
La bella stagione consiglia di fare tanti bagni di sole – sempre con le dovute protezioni – che oltre a depurare l'organismo dalle tossine attraverso la sudorazione, favoriscono la produzione di vitamine e ormoni a noi utili.
Le cure olodontiche
Nella medicina dentistica olodontica, per la cura delle gengiviti si eseguono una serie di esami personalizzati allo scopo di individuare la terapia più adeguata: sulle deiezioni per studiare la flora batterica intestinale, sulla saliva per conoscerne il ph, la quantità prodotta e i tipi di batteri presenti. Per quanto riguarda le terapie, si procede all’eliminazione del tartaro in modo naturale e si effettuano trattamenti particolari utilizzando laser non chirurgici e non invasivi per sfiammare le gengive. Inoltre, si procede con trattamenti a base di olii essenziali per abbattere la carica batterica presente soprattutto nelle tasche. La terapia prosegue poi con l'assunzione di rimedi omeopatici mirati, di minerali e vitamine, appropriatamente somministrati dopo una attenta valutazione del metabolismo della persona, delle sue carenze e degli squilibri.
Le cure diventano ancora più approfondite e richiedono controlli specifici da parte del dentista olistico se si trova a dover fronteggiare un intestino molto infiammato, in questi casi ci viene in aiuto l'idrocolonterapia, un trattamento appositamente studiato per il lavaggio dell'intestino.
È comunque molto importante prestare particolare attenzione alla psiche della persona, valutarne quindi l’affaticamento e lo stress: cause di natura psichica possono influenzare in maniera rilevante lo stato generale dell'organismo indebolendone il sistema immunitario.
Perchè si parla di olodonzia?
Il termine deriva dal greco: olos (globale) e odonto (dente). L’olodonzia considera ogni dente collegato energeticamente con alcuni punti precisi dell’organismo, valuta il singolo dente come parte integrante del sistema e non come una “cosa” a sé stante. Questa disciplina ha bandito i materiali inquinanti, come il mercurio, e usa tecniche innovative: microtlecamere e analisi della saliva. I cosiddetti “dentisti verdi” sono medici specialisti in odontoiatria e esperti in olodonzia. Secondo l’olodonzia il dente insieme con la gengiva e il suo osso portante, forma l’odontone: questo è collegato, attraverso canali energetici detti meridiani, a determinati organi e apparati. Se quindi un dente si ammala potrebbero essere presenti disturbi nella parte del corpo corrispondente.
Ecco un elenco di alcuni ODONTOIATRI NATURALI in Italia: