Sai che cos'è l'alimentazione morfofisiologica?
Rocco Palmisano - 01/01/2016
L’alimentazione morfofisiologica è l’unica in grado di dare all’organismo il vero e completo sostentamento. Morfofisiologico è quel cibo specie specifico che animali e umani, allo stato naturale, possono procurarsi e la cui digestione avviene esclusivamente grazie ai propri succhi digestivi.
Per noi umani, che abbiamo perso l’istinto alimentare, è alquanto difficile mangiare solo quello che ci fa bene. Inevitabilmente, stimolati dalla visione di tanta varietà di cibo, siamo indotti a mangiare più del necessario.
Inoltre, le grandi industrie agroalimentari hanno saputo brillantemente portarci alla dipendenza verso un’innumerevole varietà di cibi privi di principi nutritivi.
La società odierna, che va sempre di corsa, preferisce utilizzare alimenti di facile preparazione.
Nelle famiglie ove lavorano marito e moglie, il più delle volte si preferiscono cibi precotti da riscaldare velocemente per mancanza di tempo. Se già i cibi cotti hanno poco valore nutritivo, voi pensate che quelli precotti possano essere migliori? Alcuni scienziati hanno condotto un esperimento su tre gruppi di topi i quali hanno mostrato i gravi danni provocati dall’assunzione di cibo cotto e riscaldato dopo solo qualche ora. Provate a immaginare ciò che possono procurare sulla salute umana i cibi precotti e surgelati di cui si fa largo consumo oggigiorno.
Ribadiamo che il cibo morfofisiologico ideale è quello che può essere mangiato tal quale come è stato prodotto dalla Natura. Se per mangiare e gustare un cibo dobbiamo intervenire con la cottura, i condimenti o altri artefizi, ciò significa che quel cibo non è compatibile con la nostra fisiologia oppure le condizioni morfofisiologiche dell’apparato digestivo sono alterate. Quando, per esempio, alcuni organi digestivi non sono completamente efficienti, possono essere d’aiuto piccole quantità di cibo cotto che può essere “digerito” meglio del cibo crudo, anche se a discapito di molte sostanze nutritive.
Infatti, quando c’è carente capacità digestiva, preferire un cibo cotto può essere d’aiuto. Un altro compromesso alimentare è necessario per coloro che soffrono di colon irritabile o di colite ulcerosa. Costoro non possono mangiare fibre (frutta e verdura) crude senza rischiare di soffrire di forti disturbi intestinali.
Un’altra eccezione alla regola principale di mangiare il proprio cibo tal quale come prodotto dalla Natura è determinata dalla necessità di riscaldare il corpo nei mesi o luoghi freddi. Ma anche questa eccezione si giustifica per la nostra inefficiente capacità digestiva. Infatti, molti mammiferi trascorrono gelidi mesi invernali senza cuocere o riscaldare il proprio cibo.
Voi mi direte che il metabolismo degli animali non è identico al nostro. È vero che non è identico, allora come mai gli Eschimesi di un tempo, pur non potendo cuocere il proprio cibo sul ghiaccio, sopravvivevano agli intensi inverni artici senza cuocere il cibo? Certo, non mangiando frutta e verdura, cereali e legumi ma mangiando quello che il luogo offriva loro! Mangiando nel rispetto della loro fisiologia vivevano finanche 80 anni senza problemi cardiovascolari, pur assumendo un elevato quantitativo di grassi animali. Questo perché mangiavano carne e pesce crudo e il rumine delle renne che di tanto in tanto ammazzavano. Gli Eschimesi odierni, invece, hanno la vita media più bassa del mondo perché mangiano prevalentemente cibi in scatola (cibo precotto).