Mangiare a colori: capire l'importanza del colore nel cibo
Redazione - Scienza e Conoscenza - 01/01/2016
Mangiare deve essere un’esperienza di gioia e un atto appagante. Il momento dei pasti non si riduce al mero atto di nutrire il proprio corpo, ma spesso è vissuto come un tempo di convivialità.
Cucinare per sé e per gli altri è un gesto denso di significato: ci si prende cura di sé e dei propri invitati, si scelgono gli ingredienti, si combinano i sapori e si creano piatti che dovrebbero appagare non solo il gusto ma anche l’olfatto, il tatto e la vista!
Il colore del cibo ha un ruolo primario nel far apparire appetitosi i piatti: si mangia con gli occhi prima ancora che con la bocca!
I colori del cibo
Non tutti i colori sono uguali però, e non tutti sono benefici. Quelli che ci offre Madre Natura con la frutta e la verdura, sono un tripudio di colori, noti come fitochimici: sono migliaia, cambiano stagionalmente e ci offrono a seconda del luogo in cui viviamo, ciò che serve al nostro corpo per restare in salute e pieno d’energia.
Dalla fine degli anni ’80, diverse campagne di educazione alimentare hanno posto l’attenzione sull’importanza di consumare quotidianamente almeno 5 porzioni di frutta e verdura di stagione, di 5 colori diversi (bianco, giallo-arancione, rosso, verde, blu-viola). Questa sana abitudine contribuisce in maniera significativa alla prevenzione di diverse patologie e ci fa restare in salute più a lungo.
Hai mai notato come cambiano i colori degli ortaggi a seconda delle stagioni? Ebbene, dietro c’è un’Intelligenza Materna che dà ai propri figli ciò che serve loro per affrontare il clima di quel determinato periodo e a quella determinata latitudine: d’estate per esempio, qui in Italia, abbiamo a disposizione il pomodoro, che rinfresca l’organismo ed è ricco di licopene (antiossidante che dona la colorazione rossa a questo vegetale ed è un potente antitumorale).
Grazie alla tecnologia moderna è però possibile trovare i pomodori al supermercato anche in pieno inverno (quando non c’è esattamente bisogno di rinfrescare ulteriormente i nostri organismi!).
L’industria alimentare è in grado, attraverso l’uso di vari additivi, di dare colore a cibi che non ne hanno e di conservare per più tempo del previsto il colore originale di frutta, carne ecc... E’ stimato che ognuno di noi ingerisce circa 7 kg di additivi ogni anno.
Per evitare di assumere tutte queste sostanze, non sempre benefiche, è necessario nutrirsi più consapevolmente, leggendo le etichette ed evitando alimenti troppo elaborati e ricchi di ingredienti non naturali.
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Al “Convegno Internazionale Guarire attraverso l'Energia Conosci Te stesso” a Borgaro (TO) del 6/7/8 febbraio 2015, approfondiremo meglio questi argomenti, per imparare a scegliere consapevolmente il cibo che ci serve per stare bene ed essere pieni d’energia.
Articolo a Cura di Mariella D'amico