Tè verde: il futuro della medicina
Alessandro Silva - 01/01/2016
Un po’ di storia…
Secondo un’antica leggenda il te’ fu scoperto casualmente dall’imperatore cinese Shen Nung che, alla ricerca della massima igiene, era solito bere acqua di ruscello solo dopo averla bollita. Un giorno, nel lontanissimo 2737 a.C., una leggera brezza staccò alcune foglie da un albero di tè selvatico, all’ombra del quale si stava riposando Shen Nung. Le foglie caddero nell’acqua che l’imperatore stava facendo bollire ed egli decise di assaggiare l’infuso che ne era derivato scoprendolo molto buono, rinfrescante e in grado di procurargli rinnovato vigore. Dal II secolo d.C., i benefici ottenibili dal consumo di tè furono riportati in alcuni testi medici cinesi.
Le Proprietà o “Principi attivi” del Tè Verde
Il tè verde è particolarmente ricco di catechine, principi attivi cui sono state attribuite numerose proprietà biologiche quali: il controllo della pressione sanguigna e dei livelli di colesterolo, la riduzione del peso, una funzione antiossidante e un'attività antitumorale.
Tecnicamente, per chiamarsi tè, il prodotto deve essere ricavato da germogli e giovani foglie della Camellia Sinensis, pianta asiatica. Per la preparazione del tè verde le foglie sono solo lavate a vapore e subito seccate. Questa lavorazione porta a una minima ossidazione delle catechine, lasciandone integre le proprietà benefiche.
Il Tè Verde contro i tumori
È noto, nei paesi con alto consumo di tè (Cina e Giappone), che la percentuale di ammalati di certe forme di cancro non sia elevata: ne è un chiaro esempio la bassa incidenza di cancro alla prostata, la seconda causa di morte correlata ai tumori nei paesi occidentali. A tale riguardo la comunità scientifica sembra concordare sul fatto che il consumo di tè verde sia correlato ad un minor numero di casi di tumore della prostata. Un recente studio è stato condotto dal Prof. Saverio Bettuzzi dell’Università di Parma (in collaborazione con il Prof. Arnaldo Corti del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il Dr. Maurizio Brausi, Primario di Urologia all’Ospedale di Carpi) su uomini affetti da Neoplasia Intraepiteliale Prostatica di alto grado (o HG-PIN) ovvero una lesione iniziale per la quale non è prevista alcuna terapia, correlata ad un alto rischio di sviluppo del cancro della prostata. Il risultato finale ha mostrato come la somministrazione, per 1 anno, di 600 mg al giorno di catechine totali, di cui almeno il 50% di EGCG (l’epigallocatechingallato, la molecola più potente), riducevano il rischio di sviluppo tumorale del 90% (vedi il grafico).
Di recente, il Dr. Yihai Cao, al Karolinska Institute di Stoccolma, ha dimostrato che il tè verde può bloccare la neoangiogenesi ossia lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni necessari ai tumori per formare le metastasi.
Il Tè verde come panacea del terzo millennio?
Nuovi studi clinici efficacemente mirati saranno necessari per dichiarare l’esistenza di un’effettiva attività antitumorale delle catechine per quanto riguarda il cancro alla prostata e solo nell’ambito della chemioprevenzione, ossia la somministrazione di sostanze attive in grado di bloccare un fenomeno in atto.
Il corretto apporto di catechine si può garantire con sei-otto tazze di tè verde al giorno. Bisogna però saperlo preparare correttamente: il metodo migliore è quello di lasciare in infusione per due-quattro minuti un paio di grammi di foglie, in acqua riscaldata e pura il più possibile. Lu Yu, letterato e poeta, nonché il personaggio più importante della storia del tè di tutti i tempi, nel suo celebre volume Il Canone del Tè (758 d.C.) suggerisce che il momento adatto per spegnere il fuoco durante il bollore dell’acqua, è quando “le bollicine sono come gocce che rotolano in una fontana”.
Il consumo di quantità adeguate di catechine purificate, prive di contaminanti, può contribuire in modo efficace a ridurre la diffusione di cancro alla prostata in soggetti che non sviluppino reazioni avverse nei confronti di tali composti. Nel dettaglio, prodotti purificati sono già in vendita in farmacie ed erboristerie, come il caTEg®.
Il rumore del mondo
“Si beve il tè per dimenticare il rumore del mondo” come scrisse un antico poeta cinese più di 2000 anni fa. Allora chiudiamo fuori dalla porta tutto il caos, la frenesia e la fretta cui siamo ormai abituati e facciamo che la nostra tazza di tè diventi una cerimonia della lentezza e il punto d’inizio della guarigione.
Perchè s’incomincia sempre dalle piccole cose.