The China Study: cibi naturali e vegetali, assicurazione per il benessere
Michele Riefoli - 01/01/2016
The China Study: tutti dovrebbero leggere questo libro! Tutti indistintamente, compresi i medici. Innanzitutto perché presenta i risultati
di un colossale studio, condotto su diversi milioni di persone nell’arco di circa 30 anni, in grado di cambiare radicalmente ciò che si è sempre pensato finora sul tema del rapporto fra alimentazione e malattia.
In genere si tende a non credere che il tipo di dieta che si adotta possa effettivamente influenzare l’insorgenza e la progressione di numerose malattie mortali ed invalidanti tipiche della nostra epoca, come i tumori, gli infarti e gli ictus, le malattie degenerative del sistema nervoso (Parkinson, Alzheimer, ecc.).
Questo libro, raccogliendo, elaborando ed incrociando una mole impressionante di dati, ci mostra con criteri scientifici ed epidemiologici di difficile contestazione che una dieta costruita prevalentemente o totalmente con cibi naturali e vegetali è in grado di prevenire o curare la gran parte di queste malattie.
“Cambiate l’alimentazione in modo tale che le proteine
derivino quasi esclusivamente da cereali, legumi e verdura”
T. Colin Campbell
Smontati tutti i luoghi comuni
Il libro smonta efficacemente tutti i luoghi comuni relativi ai supposti vantaggi per la salute della dieta occidentale, a cominciare dal mito del latte come alimento più completo per gli esseri umani, continuando con quello delle proteine nobili di origine animale.
Secondo il vecchio paradigma, infatti, le proteine animali avrebbero un più alto valore biologico rispetto a quelle vegetali per il fatto di contenere contemporaneamente la giusta quantità degli amminoacidi necessari a favorire la crescita, ciò che determinerebbe la maggiore qualità della fonte proteica animale. Niente di più falso, dal momento che come afferma bene il dott. Campbell “la massima efficacia nel favorire la crescita non corrisponde alla massima salute ed è per questo che i termini efficacia e qualità sono fuorvianti”.
Infatti, è sempre più evidente come nella nostra società tumori e malattie si sviluppino e crescano nell’organismo con una efficacia direttamente proporzionale al maggiore consumo di proteine e grassi animali. The China Study non fa altro che dimostrarlo scientificamente.
La pericolosità dei nostri modelli alimentari
Immaginate ora di incrociare i dati di questo lavoro con quelli di altre ricerche svolte precedentemente e ci si rende presto conto come siano state stravolte con dati scientifici e inoppugnabili, una larga parte delle credenze nutrizionali dell’Occidente in tema di proteine, calcio, controllo del peso, livelli ideali di colesterolo, fibre alimentari e fabbisogni di vitamine.
Risulta allora ancora più incomprensibile e deleteria l’insistenza con cui spesso si sostiene da più parti la validità degli attuali modelli alimentari basati, nella migliore delle ipotesi, su generiche quanto insufficienti raccomandazioni di “mangiare un poco di tutto”, e nella peggiore delle ipotesi sul sostegno alla diffusione di diete iperproteiche a base di cibi animali che hanno invaso il mercato e che inducono molte persone a farsi
del male quotidianamente, senza saperlo.
Gli studi del dott. Campbell raccolti nel libro The China Study si basano sull’osservazione a lungo termine di vaste fasce di popolazione e quindi i risultati cui giunge acquistano un valore inestimabile perché documentano una situazione reale e non più ormai solo ipotesi di lavoro.
Queste osservazioni epidemiologiche convergono con quanto hanno dimostrato studi e ricerche scientifiche effettuate da altri e lanciano un appello che solo coloro che hanno interessi privati da difendere possono ancora ignorare.