In Viaggio con Sabrina Mugnos: Area 51
Sabrina Mugnos - 01/01/2016
Lo stato del Nevada sembra voler concedere al visitatore che vi si avventura null'altro che un brullo deserto montagnoso. Un luogo talmente ostile e poco attraente da scoraggiare il turismo di massa, che quindi si ferma a Las Vegas o la usa come base di partenza di escursioni nelle zone circostanti.
Quale dimora migliore, insomma, per operare lontano da occhi indiscreti? E certo la golosa occasione non è sfuggita al governo americano, che ha ben pensato di installare laggiù, nel cuore del nulla, una base militare talmente segreta da non comparire in nessuna carta ufficiale: la elusiva Area 51. Eppure è un po’ il segreto di Pulcinella, perché ormai tutto il mondo sa della sua esistenza, e la addita come sito di sperimentazione di tecnologie aliene, oltre che di umanissimi prototipi sperimentali. Del resto la stessa segnaletica stradale non ha alcun pudore nell’indicare il luogo incriminato. Si potrebbe pensare ad un tentativo mal riuscito di ironia; se è vero, infatti, che se da un lato troviamo cartelli stradali che recano scritte come Extraterrestrial Highway, che sembrerebbero un tentativo di sdrammatizzare la cosa per demolire quell’aura di mistero che attira i curiosi come mosche, dall’altro è paradossale che quando, finalmente, si arriva all’ingresso della zona, una profusione di avvisi minacciano di sanzioni severe (ed anche estreme) se solo ci si azzarda ad oltrepassare il confine prestabilito intimando, nel frattempo, di astenersi dal riprendere immagini. Tanta cautela per cosa?
L’accesso all’area è letteralmente blindato da ogni parte; ma siccome il cielo è di tutti e a semplice portata di sguardo, ecco che fiumane di ufologi si appostano, nottetempo, nei paraggi della zona più “trafficata” da misteriose luminescenze.
Esplorare la zona, quindi, significa percorrere solo il suo perimetro, e sperare di assistere a qualcosa che trapeli dalla serrata sorveglianza...