Creazione dell’Universo: come sono andate le cose in realtà?
Redazione - Scienza e Conoscenza - 01/01/2016
Ancora una volta ci soffermiamo sulla creazione dell’Universo, e le parole di Lawrence M. Krauss nel suo libro “L’universo dal nulla” sono molto più che affascinati, oltre che di interesse mondiale.
L’autore, fisico, astronomo e saggista statunitense di fama internazionale, vuole metterci al corrente di alcune rivoluzionarie scoperte che hanno cambiato le nostre basi scientifiche.
Estratto dal libro “L’Universo dal nulla” di Lawrence M. Krauss
"Voglio concludere la mia discussione ritornando a una domanda che personalmente trovo ancora più affascinante, dal punto di vista intellettuale, di quella relativa alla nascita di qualcosa (noi e tutto l'Universo) dal nulla.
Si tratta dell’interrogativo posto da Einstein, cioè se Dio abbia avuto delle scelte alternative nel creare l’universo.
Questa domanda procura la motivazione di base per quasi tutta la ricerca sulla struttura fondamentale della materia, dello spazio, del tempo – la ricerca che mi ha occupato per gran parte della mia vita professionale.
Una volta pensavo che la risposta a questa domanda implicasse una scelta precisa, ma durante la stesura di questo libro il mio modo di vedere è cambiato.
Le rivoluzionarie scoperte che hanno cambiato le nostre basi scientifiche |
Se il nostro universo non fosse unico, e fosse parte di un enorme, potenzialmente infinito multiverso di universi, la risposta all’interrogativo di Einstein potrebbe forse essere un sonante: «Sì, c’è una miriade di alternative per l’esistenza»?
Non ne sono così sicuro. Può darsi che in un tale multiverso possa sorgere un’infinita serie di combinazioni diverse di leggi, varietà di particelle, sostanze, forze e anche di universi distinti.
Può darsi che soltanto una certa combinazione molto ristretta, quella da cui deriva l’universo del tipo in cui viviamo o uno molto simile, possa sostenere l’evoluzione di esseri in grado di porre una domanda del genere.
Anche allora la risposta a Einstein continuerebbe a essere negativa.
Un Dio o una Natura che possano racchiudere un multiverso, sarebbero altrettanto vincolati nella creazione di un universo, in cui Einstein avesse la possibilità di porre la domanda, quanto lo sarebbero se esistesse soltanto un’unica alternativa di realtà fisica coerente.
Trovo stranamente soddisfacente la possibilità che, in entrambi gli scenari, anche un Dio apparentemente onnipotente non avrebbe alcuna libertà nella creazione del nostro universo.
Senza dubbio perché suggerisce una volta di più che Dio non è necessario – o come minimo è ridondante."