Dalla medicina all'astrofisica: un viaggio straordinario quello proposto dall'evento Art&Science a Bari
Astronomia e Astrofisica
Astronomia e Astrofisica
Carmen Di Muro - 13/10/2017
Medicina ed astrofisica, domini apparentemente lontani, ma al contempo così vicini da essere collegati da un filo sottile che muove il microcosmo e il macrocosmo in un unicum, dove non c’è differenza tra la galassia interstellare e cellulare, se il trait d'union è a farlo un’unica sfumatura: il ciano. Il colore della vita, della nascita di un qualcosa. Che sia nel micro attraverso un biofilm batterico, piuttosto che nel macro nell’espressione di una supernova, i colori e i cromatismi sono gli stessi. C’è un arte invisibile che permea tutto questo, un potere creativo insito nell’uomo di scienza che diviene artista poliedrico che mescola suoni, medicina, moda e pittura e che s’incarna nell’eclettica figura di Gelardi, otorinolaringoiatra presso il Policlinico Universitario di Bari, Presidente dell’ Accademia Italiana di Citologia Nasale (AICNA) e dell’Italian Academy of Rhinology (IAR), nonché ideatore dell’evento ART & SCIENCE, che giovedì 5 ottobre, ha visto la sua quarta edizione sul palco del Petruzzelli di Bari.
Le microstrutture cellulari presenti nel naso equiparate alle più avveniristiche immagini spaziali hanno illuminato lo scenario del teatro trasformandolo in un planetario dove era possibile guardare e sentire il cielo, risuonando con la più profonda consapevolezza della nostra natura intergalattica. A suggellare tutto questo Fabio Peri, astrofisico e direttore del Planetario di Milano, che ha condotto un viaggio dal dentro al fuori, conducendo il pubblico negli infiniti spazi universali dove origina la vita e, dove, innumerevoli stelle nel senza tempo splendono nel cosmo che dal nostro amato pianeta Terra possiamo ammirare. Ciò che oggi la scienza ha scoperto dai quasar fino all’antimateria è solo 5% di ciò che compone il nostro universo. La meta è andare al di là, sempre più in alto, per spingersi nei misteri ineffabili.
Ad allietare questo volo verso lo spazio hanno contribuito le musiche suonate dal complesso di Golgi, formato da vari medici-artisti tra cui Gelardi stesso, accompagnato dall’orchestra sinfonica di Bepi Speranza, nonchè dai balletti della Coreutica di Giovinazzo. Tra il primo e il secondo tempo c’è stato un momento dedicato ad una sfilata di moda a cura della costumista Giovanna Gelardi che ha trasformato le immagini di citologia in abiti pittoreschi. “Siamo trasduttori” afferma Gelardi, in grado di trasmutare i segnali che ci giungono dall’esterno in emozioni e sentimenti. Art & Science è la concretizzazione di tutto questo, un evento in grado di esplorare le analogie tra medicina, arte figurativa, musica e moda, amalgamandole in un'unica palpitante emozione di vita.
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