Alla scoperta delle stelle cadenti: bellezza, leggenda ma anche tanta scienza
Valentina Balestri - 01/01/2016
In questi particolari giorni d’estate, chi di noi non volge il naso all’insù?
Chi non guarda l’immenso e oscuro manto celeste, alla ricerca di una stella cadente, scusa per esprimere quel desiderio tanto bramato?
L’interesse verso il firmamento è dovuto allo spettacolo famoso in tutto il mondo, la cascata delle stelle cadenti, che da metà luglio a fine agosto, fa brillare le nostre notti.
Sono davvero stelle cadenti?
No. Le scie nel cielo che vediamo in queste giornate, non sono stelle cadenti.
Sono Perseidi, uno sciame meteorico costituito da detriti, abbandonati da una cometa di grandezza poco superiore ai 26 km di diametro, scoperta nel 1862 da due astronomi, Swift e Tuttle, i quali le hanno dato i loro rispettivi nomi.
Un incontro straordinario
Durante il suo moto di rivoluzione, la Terra, incrocia l’orbita della cometa 109P/Swift-Tuttle, anch’essa intenta a compiere il suo giro intorno al Sole. Durante questo incontro, osservato e analizzato per la prima volta dall’italiano Giovanni Schiaparelli, la Terra si immerge in un nembo di polveri e ghiaccio: questi detriti, la maggior parte non più grande della capocchia di uno spillo, entrano nell’atmosfera terrestre e acquistano una velocità superiore ai 200.000 km/h. La conseguenza è la loro immediata combustione che si conclude con una scia infuocata nel cielo.
Da sapere
- in questa settimana di ferragosto la luna sarà calante e non illuminerà eccessivamente il cielo, riusciremo così a godere di uno spettacolo davvero bellissimo
- può verificarsi la caduta di 100-120 meteore all’ora
- i frammenti possono essere visti quando si avvicinano a meno di cento chilometri dal suolo
- questi detriti arrivano a coprire distanze di 20 km e si distinguono nel buio anche per alcuni secondi
- la cometa appartiene alla stessa famiglia cometaria della cometa di Halley e il suo ultimo avvistamento risale all’11 dicembre del 1992 (il prossimo avverrà il 12 luglio 2126)
- il loro nome, Perseidi, deriva dal punto dal quale sembrano avere origine: la costellazione di Perseo
La leggenda narra che…
Nel 258 d.C, il 10 agosto, San Lorenzo veniva arso vivo a Roma, su una graticola rovente. Le lacrime, versate durante quell’agonia, sarebbero rimaste erranti nei cieli e, a ogni agosto, pioverebbero sulla Terra in onore del suo ricordo.
Se esprimi un desiderio è perché vedi cadere una stella,
se vedi cadere una stella è perché guardi il cielo,
e se guardi il cielo,
è perché credi ancora in qualcosa.
Bob Marley