Pianeti oltre il sistema solare: come trovare gli esopianeti?
Astronomia e Astrofisica
Astronomia e Astrofisica
In questo interessate articolo Maurizio Di Paolo Emilio - che potete leggere in versione integrale su Scienza e Conoscenza 65 - ci introduce all'affascinante ricerca di pianeti oltre il sistema solare attraverso le tecniche di Intelligenza Artificiale
Redazione - Scienza e Conoscenza - 09/08/2023
Gli esopianeti sono pianeti oltre il nostro sistema solare. Migliaia ne sono stati scoperti negli ultimi due decenni, principalmente con il Kepler Space Telescope della NASA. Questi mondi sono disponibili in un'enorme varietà di dimensioni e orbite. Alcuni sono giganteschi pianeti che si stringono vicino alle loro stelle genitori; altri sono ghiacciati, altri rocciosi. La NASA e altre agenzie stanno cercando un tipo speciale di pianeta: uno delle stesse dimensioni della Terra che orbita attorno a una stella simile al sole.
Come si individua un oggetto di dimensioni planetarie che orbita attorno a una stella a dozzine di anni luce? L'entità del compito diventa chiara se consideriamo che anche le stelle appaiono come nient'altro che punti di luce anche se osservate con i più grandi telescopi. I pianeti hanno solo una frazione della massa di una stella, e come risultato la reazione di fusione nucleare che fa "bruciare" le stelle non ha luogo. I pianeti, di conseguenza, sono molto piccoli e molto scuri rispetto alle stelle, cosa che li rende molto difficili da rilevare dalla Terra. A ciò si aggiunge il fatto che questi oggetti poco appariscenti sono inevitabilmente situati proprio accanto alle stelle attorno alle quali orbitano, e il compito di osservarli diventa quasi impossibile. Poiché i pianeti non possono essere osservati direttamente, gli scienziati hanno deciso invece di osservare le stelle e cercare gli effetti minuti che i pianeti orbitanti possono avere su di loro. Gli astronomi hanno cercato alcuni di questi effetti sin dagli albori del XX secolo, ma solo negli ultimi dieci anni gli strumenti sono diventati abbastanza sensibili da poterli finalmente individuare senza ambiguità.
Il microlensing è un metodo in grado di scoprire i pianeti a distanze veramente enormi dalla Terra. Mentre le ricerche sulla velocità radiale cercano i pianeti nel nostro immediato vicinato galattico, fino a 100 anni luce dalla Terra, e la fotometria di transito può potenzialmente rilevare pianeti a una distanza di centinaia di anni luce, il microlensing può trovare pianeti in orbita attorno al centro della galassia, migliaia di anni luce di distanza.
Scritto da Maurizio Di Paolo Emilio
Dottore di ricerca in Fisica, Ingegnere delle telecomunicazioni e Giornalista pubblicista, ha lavorato in esperimenti per la rivelazione di onde gravitazionali (LIGO/VIRGO: Premio Nobel per la Fisica) e come progettista software e hardware per diverse aziende nel campo dell’elettronica. Attualmente collabora come Editor/Technical Writer per vari magazine, è Direttore Responsabile della rivista Firmware e EOS-Book e gestisce i contenuti del blog Elettronica Open Source. Con l'Università degli Studi dell'Aquila collabora con attività di ricerca nel campo dei raggi X e sistemi ad alta tensione come professionista. È autore di vari libri editati dalla Springer e dalla LAP Lambert, oltre a numerose pubblicazioni scientifiche e tecniche (https://it.linkedin.com/in/mauriziodpe).
Per informazioni mdipaolo21@gmail.com
Contina la lettura su:
SCOPRI ALTRI LIBRI DELLA COLLANA SCIENZA E CONOSCENZA