Candida ricorrente: il problema è intestinale
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Il passo fondamentale nella risoluzione degli episodi recidivanti o ricorrenti di candida è quello di valutare la patologia valutandone tutti gli aspetti. Questo significa non concentrarsi esclusivamente sul sintomo, ma considerare e valutare le cause in modo che il trattamento risulti efficace, completo e innocuo.
Redazione - Scienza e Conoscenza - 15/05/2024
Sistema immunitario ed equilibrio intestinale
Il nostro benessere è strettamente collegato all’efficienza del sistema immunitario che permette di mantenere nel tempo la nostra salute. Tutto questo perché ci protegge dalle sostanze dannose sia di origine esogena (ad esempio sostanze inquinanti, batteri, miceti e virus) sia di origine endogena (ad esempio sostanze di scarto del nostro metabolismo) con le quali quotidianamente veniamo in contatto.
Riassumendo possiamo affermare che la capacità di mantenerci in salute dipende dai meccanismi di difesa che il nostro sistema immunitario attua per proteggerci nonostante le continue aggressioni che subisce. Nello specifico il nostro intestino ha il compito importantissimo di scegliere in maniera selettiva quello che è necessario al nostro organismo, rifiutando ed eliminando ciò che invece risulta non essere utile.
Questo importante compito dipende dalle mucose. Ovviamente le mucose sono presenti in tutti i distretti del nostro organismo e sono collegate tra di loro mediante una rete di cellule linfoidi che rientrano in un sistema definito MALT (Mucosal – Associated Lymphoid Tissue). La maggiore concentrazione del MALT è il tratto gastrointestinale che, per la sua importanza, viene definito GALT (Gut – Associated Lymphoid Tissue) dove Gut è intestino. Da ciò possiamo concludere che il nostro benessere e la nostra salute sono strettamente correlati alla salute e alla funzionalità del nostro intestino perché la flora batterica è una fondamentale linea di difesa che svolge sia attività protettiva che di modulazione della risposta immunitaria.
Affinché tutto proceda e funzioni nel migliore dei modi è condizione necessaria che rimanga inalterato l’equilibrio nella composizione della flora batterica eubiotica (“buona”), quando ciò non accade, si crea un disequilibrio che predispone all’insorgenza delle affezioni intime più diffuse come per l'appunto la candida.
Che cosa è la candida e come si sviluppa
Contrariamente a quello che pensa il luogo comune la candida è utile al nostro organismo. Per definizione è un micete unicellulare saprofita che partecipa alla digestione dei carboidrati e degli zuccheri aiutando quindi gli enzimi nel processo di fermentazione. La candida ha un altro importante compito quello di chelare i metalli pesanti nell’intestino permettendo che non vengano depositati nel nostro organismo.
In determinate situazioni, come assunzioni continua di antibiotici, cortisonici, pillola anticoncezionale, lassativi piuttosto che alimentazione scorretta con eccessivo consumo di zuccheri o periodi di forte stress e di errati stili di vita, si verifica un deperimento delle difese immunitarie le quali, non reattive e forti, creano le condizioni ottimali di una disbiosi intestinale che favorisce il proliferare di microorganismi patogeni, sia a livello intestinale sia a livello di altre mucose, come ad esempio quella vaginale.
In questo caso la candida da “buona” diventa patologica trasformandosi in un parassita che sviluppa una struttura ramificata, che partecipa ad aumentare ancora di più la disbiosi intestinale, danneggia la permeabilità intestinale e produce numerose tossine, circa 80 per l’esattezza. Come specificato, le mucose del nostro organismo sono tra loro collegate e spesso la candida patogena può, nel momento in cui prolifera, interessare anche altri distretti corporei, dando vita e innescando ad esempio altri malesseri come onicomicosi, stomatiti, micosi cutanee.
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Come intervenire per ristabilire l’equilibrio intestinale e vaginale
I trattamenti farmacologici tradizionali tendono a non considerare le cause, ma agiscono sui sintomi, attaccando tutti i patogeni in maniera non selettiva e creando così le condizioni ottimali per le recidive e i fenomeni ricorrenti. I normali antimicotici colpiscono anche la flora batterica “buona” lasciandola ulteriormente danneggiata.
Il micete, a questo punto, sviluppa fenomeni di resistenza ai farmaci, che risultano quindi inutili: questo comporta, nella maggior parte dei casi, che si ricorra a un aumento nel dosaggio e nella tipologia dei principi attivi utilizzati, ottenendo conseguenze ancora più dannose perché la flora intestinale diventa sempre più povera e non capace di tenere sotto controllo il micete patologico, dando luogo a continue ricadute.
Per contro è fortunatamente possibile intervenire in maniera naturale ed efficace, utilizzando sostanze vegetali in sinergia tra loro in modo da effettuare sia un’azione antimicrobica selettiva su funghi e batteri con un drenaggio intestinale, sia un’azione di ripristino delle mucose intestinali e di stimolo immunitario, per concludere con un integrazione di fermenti lattici adeguati . La specie acidophilus La-14 risulta essere tra i principali colonizzatori dell’intestino tenue. Hanno capacità di produrre acido lattico, aumentando il livello di acidità dell’intestino e indebolendo la crescita dei patogeni come candida, escherichia coli, proteus.
In ogni caso è sempre bene non intraprendere decisioni personali e rivolgersi al proprio medico o allo specialista che dopo un’adeguata visita di controllo può decidere il trattamento più efficace valutando la situazione fisiologica personale.