Rinforza il tuo sistema immunitario con il fungo Shitake
Francesca Rifici - 01/01/2016
Il Lentinula Edodes, meglio conosciuto come fungo shitake, nasce durante l'inverno e in primavera, su tronchi morti di faggi, querce, more di rovo e castagni. Durante la crescita, il suo aspetto si diversifica: la cappella è marrone scuro quando il fungo è più giovane e tende a divenire più chiara con il passare del tempo.
Dopo lo Champignons, lo shitake è il fungo più usato in cucina: può essere lasciato crudo o preparato in tantissimi modi e ha un sapore ottimo. Oltre all'utilizzo culinario, si consiglia anche come estratto medicinale.
Shitake: rinforzo immunitario e tonico di energia
Lo shitake ha un elevato potere nutrizionale, contiene tutti gli aminoacidi essenziali tra cui l’eritadenina, un aminoacido unico che si ritiene abbia effetto sul colesterolo, favorendone la diminuizione.
Il fungo shitake rinforza il sistema immunitario: cura l’influenza e offre un ottimo sostegno in vista della stagione fredda.
È ricco in vitamina D, che diventa calciferolo in presenza dei raggi solari, vitamina B (B1, B2,B3, B12 e acido pantotenico), e numerosi minerali tra cui ferro, magnesio, potassio, calcio e rame.
Viene utilizzato anche come stimolatore del metabolismo perché acquieta il senso di fame.
Per la medicina tradizionale cinese toglie l’umidità, tonifica il QI e il sangue, agisce sui meridiani di Milza, Stomaco, Fegato e Polmoni.
Shitake nella storia
Il nome shitake deriva dalla parola giapponese Shii, usata per indicare una varietà di albero di Castagno, e dalla parola take che significa fungo. E' infatti originario del Giappone, della Cina e della penisola coreana.
La coltivazione dello shitake inizia attorno agli anni Sessanta, quando un gruppo di studiosi giapponesi si chiese perché, in alcune zone di campagna, la popolazione vivesse più a lungo e ci fosse un’incidenza minore di malattie. Scoprirono che le popolazioni del luogo usavano regolarmente questo fungo nell’alimentazione quotidiana.