Ho’oponopono il mantra dell’amore
Nicola Rachello - 01/01/2016
Sicuramente molti di voi hanno letto Zero Limits, un best seller internazionale tradotto in tutte le lingue del mondo, un libro che ha venduto milioni di copie. Se anche voi vi state chiedendo il perché di tanto successo, la risposta è semplice. L’autore Joe Vitale, parla direttamente al cuore, conducendoti dolcemente, con la sua scrittura ipnotica, al di là delle barriere della mente, alla scoperta di un sistema infallibile per godere di una vita meravigliosa, in cui tutto è davvero possibile, uno spazio definito Livello Zero! Questo sistema si chiama Ho’oponopono.
La parola Ho'oponopono nella lingua hawaiana significa rimettere le cose al giusto posto, correggere l’errore, ma Giovanna Garbuio del gruppo Yosaya, ne ha colto il significato più profondo, traducendo Ho’oponopono con l’espressione: “Percependo il giusto, più corretto è il tuo cammino”.
Morrnah Nalamaku Simeona Maestra Superiore di Ho’oponopono definisce l’Ho’oponopono come “un profondo dono che permette di sviluppare un lavoro di relazione con la Divinità interiore, e di imparare a chiedere che in ogni momento, i nostri errori in pensieri, parole o azioni vengono ripuliti. Il procedimento è essenzialmente sulla libertà, completa libertà dal passato.” (…) “Lo scopo principale di questo procedimento è scoprire la Divinità in noi stessi”.
Si tratta dunque di un antico metodo hawaiano di risoluzione dei problemi con il pentimento, il perdono, la trasmutazione e l’amore ma soprattutto e cosa molto più importante, la riscoperta e la consapevolezza per l’uomo di essere divino.
Partendo quindi dalle antiche tradizioni sciamaniche delle Hawaii, dove l’Ho’oponopono veniva vissuto come un procedimento di rilascio delle memorie dolorose, vissuto e mediato in gruppo da un kahuna (sciamano –sacerdote), Morrnah trasforma l’Ho’oponopono in un procedimento intrapersonale nel quale ogni persona gestisce individualmente il proprio rapporto con la Divinità e si fa pienamente e totalmente responsabile della propria vita. In tutto questo Morrnah viene profondamente influenzata dalle sue letture cristiane e dai suoi studi filosofici.
Anche se esiste una versione molto antica di questo metodo, si deve a Morrnah Nalamaku Simeona, l’averlo proposto nella sua chiave moderna. Alla sua morte, avvenuta nel 1992, fu un suo allievo il dott. Ihaleakala Hew Len a raccoglierne l’eredità spirituale e a diventare l’ambasciatore dell’Ho’oponopono nel mondo. Ma procediamo per gradi. Morrnah Simeona era una Lapu’au Kahuna ovvero una specialista in guarigione. Già all’età di tre anni manifestò un singolare talento per la guarigione; si racconta che non avesse bisogno di imparare nulla, che tutte le conoscenze erano in lei e che la saggezza fosse nata con lei. Da adulta a Mornnah diagnosticarono un tumore maligno, dal quale guarì grazie alle sue conoscenze e all’applicazione dell’antico processo dell’Ho’oponopono. Morrnah desiderava che tutti potessero usare questo sistema, anche l’uomo comune.
Così, per Ispirazione Divina, creò l’Ho’oponopono dell’Identità del Sé, un processo di purificazione e di liberazione, nel quale l’uomo ritrovando in sé la propria Parte Divina e sentendosi con essa profondamente connesso, si puliva da memorie di dolore e sofferenza ritornando verso “Casa”, ritornando allo Zero limiti.
Mornnah Simeona regalò all’umanità la formula moderna dell’Ho’oponopono che sintetizzò nel mantra più ripetuto di tutto il pianeta: “Mi dispiace, ti prego perdonami, ti amo, grazie”. Nel 1983 lo stato delle Hawaii le conferì il titolo di “Tesoro vivente delle Hawaii”.
Il dott. Ihaleakala Hew Len andò da lei nel tentativo di aiutare la figlia, affetta da una malattia incurabile che le causava indicibili sofferenze e piaghe su tutto il corpo che trasudavano sangue. Morrnah guarì la bambina, ponendo fine al suo calvario durato tredici anni, calvario che nessun specialista era stato in grado di curare. Così Ihaleakala Hew Len decise di seguirla come discepolo, ma i suoi inizi non furono facili. Per ben due volte pagò l’iscrizione ad a un seminario di Morrnah per poi abbandonarlo, adducendo che lei era matta e parlava agli spiriti. Alla sua terza iscrizione completò il corso e da lì seguì Morrnah fino alla morte della guaritrice.
Negli anni dal 1984 al 1987 il dott. Hew len lavorò come psicologo per l’Hawaii State Hospital, ospedale nel quale erano rinchiusi pericolosi delinquenti malati di mente. Applicando l’Ho’oponopono il dott. Hew Len si assunse la responsabilità al 100% di tutto quello che leggeva nelle loro cartelle cliniche e così senza mai visitarli, né partecipare alle riunioni dello staff dell’ospedale, pulì dentro di sé la parte che in lui aveva permesso che questa situazione si manifestasse nella sua realtà. Così il reparto psichiatrico fu chiuso e i malati di mente guarirono!
Oggi mentre il Dr. Hew Len si sta ritirando dalla scena mondiale è Mabel Katz la nuova messaggera dell’Ho’oponopono e i numerosi allievi formati dal Dr. Hew Len.
Anche gli allievi formati da Mornnah furono molti. Tra questi a raccogliere l’eredita della più antica tradizione hawaiana è stato il Dr. Maka’ala Yates nativo hawaiano e come Mornnah insegnante di lomi lomi, l’antico massaggio hawaiano, da lui chiamato mana lomi. L’Ho’oponopono del Dr. Maka’ala Yates presenta similitudini e differenze rispetto a quanto codificato da Mornnah nei sui famosi 12 passi, ovvero la procedura completa di pulizia delle memorie. Il Dr. Maka’ala Yates propone oggi uno splendido Ho’oponopono riassunto in 4 passi più in linea con le tradizioni dei Kahuna hawaiani.
In Italia invece il gruppo Josaya definisce il proprio Ho’oponopono come Ho’oponopono Occidentale: “Quello che abbiamo identificato come nostra missione di nascita è l’operazione di sintesi tra le varie culture, senza mischiarle tra loro, mantenendo per ognuna la propria individuale autonomia. Percorso che ci porta sulla via della consapevolezza di essere e agire in Amore, nella coscienza della nostra Reale Identità. Il miglior maestro della nostra spiritualità è la nostra stessa esistenza”.
Nel mio libro Ho’oponopono il mantra dell’amore propongo invece un Ho’oponopono Cristiano, un ritornare alle radici, alle origini di quel messaggio cristiano di amore e perdono che tanto influenzò Morrnah Simeona e che con molta forza traspare in molte parti della sua opera. Le parole di Gesù i suoi insegnamenti il suo messaggio di Pace.
Quella pace, quel perdono e quell’amore di cui ora anche il nuovo pontefice Francesco si fa portavoce e bandiera nel mondo.
Sebbene siano passati più di 2000 anni gli insegnamenti del Cristo sono ancora validi. Si potrebbe dire ama il tuo prossimo come te stesso o ama te stesso più del tuo prossimo, perché la strada che ci porta dentro a riconoscerci come amore ha bisogno di nutrirsi dell'amore che ogni forma di amare risveglia. Io ho scelto consapevolmente di schierarmi, di dire apertamente dove ho trovato l'amore, dove sono stato accolto e nutrito, dove questo nutrimento è diventato coscienza: "Divino Creatore, Padre, Madre, Bambino nell'Uno..." in queste splendide parole ci uniamo nella consapevolezza che tutta la Vita è amore, è dono. Non c'è nessun altro posto dove guardare se non dentro di noi. È lì che l'amore e il perdono si manifestano.
Pulire, ovvero ripetere il mantra dicendo: “mi dispiace, ti prego perdonami, ti amo, grazie”, incessantemente per ventiquattro ore al giorno, è il modo più pratico per cambiare la nostra vita, lasciando andare dolori e sofferenze, traumi ed esperienze negative. Questa è la strada più semplice, quella che sa ascoltare chi si connette al sussurro divino che ci richiama verso Casa, verso il riscoprire che anche ognuno di noi nella sua essenza è perfetto e Divino!