Gli effetti della meditazione sulla plasticità del cervello
Redazione - Scienza e Conoscenza - 01/01/2016
Jacques Vigne, psichiatra e psicologo spirituale francese, vive da oltre venticinque anni in India, unendo alla sua formazione scientifica occidentale il sapere delle grandi filosofie e religioni orientali come induismo e buddhismo.
Il suo ultimo libro ”L'urgenza di una meditazione laica". Per la cura di sé e degli altri” edito da MC Editrice si occupa della meditazione “laica” come di una buona avventura che ciascuno di noi è in grado di intraprendere, al di là del proprio credo religioso di appartenenza, muovendo da un terreno di valori universali di eticità e spiritualità laica, minimo comune denominatore per intraprendere anche un dialogo tra le grandi religioni, tema così stringente per la nostra epoca.
I vantaggi della meditazione
L'autore partendo dalla sua trentennale esperienza di insegnamento della meditazione, anche in campo psichiatrico, illustra in particolare i vantaggi che la meditazione è in grado di offrire per uscire dalla sofferenza attraverso la consapevolezza e la presenza mentale e soprattutto riportando i risultati relativi ai recenti studi sulla neuroplasticità del cervello in coloro che praticano costantemente la meditazione. La scienza si occupa finalmente di indagare il nostro benessere, e non solo i nostri mali.
I risultati riportati nel libro indicano come il cervello, grazie alla pratica meditativa costante, sia in grado di cambiare e modificare il suo funzionamento in maniera duratura, per esempio diminuendo l’attività dell’amigdala, uno dei principali centri dello stress. Tra gli altri, i benefici di tale attività, si riscontrano in persone affette da disturbi all’apparato vascolare e ormonale; la meditazione è in grado poi di combattere l’insonnia, alza le difese immunitarie, riduce la sensibilità al dolore e aumenta la resistenza fisica.
Vigne espone in modo chiaro i vantaggi della pratica basata sull'osservazione del respiro e dedica ampia parte del libro a un particolare tipo di meditazione, quella camminata, in grado di avvicinare alla meditazione in maniera più immediata e facilmente accessibile rispetto alla pratica da seduti, proprio in virtù dell'atto naturale e spontaneo che la caratterizza. Oltre a questo la camminata consapevole è in grado di metterci in contatto con la Terra in modo particolare, rivelandosi una terapia profondamente spirituale capace anch’essa di attenuare la dicotomia corpo e mente.