Chi è Nettie Stevens?
Sara Raggini - 01/01/2016
Se oggi siamo in grado affermare che il sesso di una persona è determinabile dalla presenza o dall’assenza del cromosoma Y, è merito di Nettie Stevens, genetista e microbiologa americana.
La storia di Nettie Stevens
Nettie Stevens nasce nel Vermont, Stati Uniti, nel 1861. All’età di soli quattro anni dovette affrontare la morte della madre e il trasferimento con il padre a Westford, dove si risposò.
Fu una studentessa modello. Si diploma con il massimo dei voti alla Westmore Academy nel 1880 e inizia ad insegnare zoologia, matematica, latino e inglese in una scuola superiore. Nel frattempo, si laurea con il massimo dei voti alla Westfield Normal School. Prosegue gli studi all’Università di Standford, California, dove studia fisiologia e istologia; ottenendo il master nel 1900.
La svolta e i riconoscimenti
Dopo il master si iscrive al Byrn Mawr College, a Philadelphia, eccellente centro di ricerca sulle cellule. Nettie inizia a collaborare anche con la Germania ed entra in contatto con il biologo Theodor Bovieri, il quale si occupava di ricerche nel campo riproduttivo. L’influenza di queste ricerche è fondamentale per Nettie: da qui, inizia studi individuali sull’argomento ed identifica la presenza di cromosomi differenti in esemplari maschili e femminili.
Nel corso degli esperimenti scopre nel verme della farina la presenza del cromosoma Y, determinante nella distinzione fra sesso maschile e femminile.
La Stevens porta a termine gli studi nel 1905 e invia le sue scoperte alla Carnegie Institution of Washington che lo pubblica con il titolo “Studies in spermatogenesis with especial reference to the accessory chromosome“.
Nettie Stevens: cosa vuol dire essere una donna scienziato agli inizi del Novecento
Pochi anni prima della morte, studiando un moscerino della frutta scopre che sono i cromosomi i portatori di geni. Nettie è stata una delle tante donne a subire quello che oggi viene definito “effetto matilda”, cioè la sottovalutazione delle proprie scoperte a causa della sua natura di donna.
Nonostante abbia pubblicato con largo anticipo le sue ricerche e scoperte, il merito delle scoperte genetiche è attribuito a Thomas Hunt Morgan, un famoso genetista dell’epoca, che si basò proprio sulle ricerche della Stevens per i suoi studi.
Grazie a questo furto, Morgan vinse il premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia nel 1933.
In onore di questa grande scienziata, quest’anno Google le ha dedicato un simpatico Doodle in occasione della sua nascita, restituendole un poco di quell’onore che le era stato rubato.