Il Dott. Hamer in prigione, nuovi sviluppi
Newsletter ARPC e disinformazione.it - 01/01/2016
Cari amici, penso che vi farà piacere avere qualche aggiornamento sul caso Hamer. Resoconto dalla Francia: Si esprime apprezzamento per le donazioni fin qui pervenute. Il Dottor Hamer è stato estradato in Francia oltre sei settimane fa, e non ha ancora avuto l’opportunità di parlare con un avvocato, parenti o amici. L’ambasciata tedesca in Francia, ha semplicemente mandato una delegazione. Ciò costituisce una violazione di diritti: diritti della Comunità Europea, diritti Internazionali, diritti umani. L’apparente intento di ciò è superare la scadenza del 1° dicembre. Estratti dalla lettera del Dottor Hamer a Mme. Kerstin U. JÃger, 28 rue Marbeau, 75116 PARIS, un membro della delegazione mandata dall’ambasciata francese: Cara Ms. Jãger, Mi ha fatto visita il 16 novembre 2004, oltre una settimana fa. Mi aveva promesso di scrivere se la Francia avrebbe o no seguito il protocollo Europeo riguardo alla mia causa. E’ trascorsa una settimana senza una risposta da parte sua, nonostante fossimo d’accordo che sarebbe stato appropriato che la delegazione tedesca scoprisse quale protocollo la Francia avrebbe seguito, piuttosto che lasciare risolvere il quesito agli avvocati. Sono trascorse sei settimane dalla mia estradizione e non ho ancora avuto un’opportunità di parlare con un avvocato. Mancano quattro giorni alla scadenza del periodo (1° dicembre) per appellarsi contro la sentenza, quindi la Corte di Cassazione che non potrà più considerarla fino al 5 marzo. E’ ovvio che il sistema di giustizia francese voleva che superasse la data di scadenza, e così avermi in galera almeno fino a quella data. Capisco, dalla corrispondenza col Ministro della Giustizia, che nel mio caso la Francia avrebbe seguito gli Statuti Europei. Estratti e passi da altre lettere del Dottor Hamer: Lo Stato francese mi ha reso impossibile, per 6 settimane, parlare con un avvocato, assicurandosi così che perdessi la chance del 1° dicembre per fare appello, e tenermi così in custodia almeno fino al 5 marzo. Mi sembra di essere in una tomba, tuttavia il mio morale è indomito. Mi ritengo fortunato a ricevere tanta posta; la gente è angosciata. Per favore, fate sapere a tutti che sono commosso dall’empatia e dalle donazioni estremamente generose. I francesi pensavano che mi avrebbero semplicemente catturato, costretto a sottopormi a perizia psichiatrica e quindi chiuso in manicomio, invece c’è stata un’enorme reazione dalla gente in Germania, Austria, Italia; il fatto che la stampa sia stata silenziosa la dice lunga. ATTENZIONE: - Il Dottor Hamer potrebbe non ricevere i pacchi, solo due per Natale, ma quei due saranno mandati dalla sua compagna. Tutti gli altri sarebbero tutti rispediti indietro con stampata sopra la nota “Proibito”, o semplicemente distribuiti allo staff del carcere. Il Dottor Hamer inoltre non può ricevere denaro, è quindi probabile che tutto ciò che gli viene spedito personalmente cada nelle mani sbagliate (possono continuare le donazioni sul conto precedentemente indicato). Gli avvocati francesi e spagnoli stanno lavorando per appellarsi e richiedere la scarcerazione del Dottor Hamer, nonostante l’assenza di contatto ed il fatto che lo Stato se ne infischi della scadenza del processo.
Cordiali saluti Ci "vediamo" dopo l'8. Il Presidente dell'ARPC Alberto R. Mondini