Il ritmo della Vita
Consapevolezza
Consapevolezza
Le cellule, come le stelle, come la Terra, hanno le loro frequenze vibrazionali in condizioni di salute e malattia. La Terra vibra alla frequenza di circa 8Hertz(Hz); il respiro dell’universo, il suono del cosmo è ritenuto assimilabile a frequenze intorno ai 430 Hz.
Redazione - Scienza e Conoscenza - 12/11/2021
Articolo a cura di Maurizio De Caterina
“Panta rei” il celebre aforisma di Eraclito, ripreso in un libro di De Crescenzo, teso a indicare lo scorrere e il divenire di tutte le cose potrebbe essere “ aggiornato col “ TUTTO VIBRA” .
Dal microcosmo al macrocosmo , tutto è vibrazione secondo la piu’ moderna visione della medicina, la medicina vibrazionale.
Studi molto interessanti condotti nei laboratori dell’Istituto Nazionale dei biosistemi c/o l’università di Bologna (direttore prof Carlo Ventura) stanno dimostrando che le cellule esprimono frequenze vibrazionali caratteristiche che, tramite appositi trasduttori acustici, possono essere percepiti come veri e propri suoni modificabili a seconda dello stato funzionale o di patologia delle stesse cellule.
Il creato tutto allora è come una musica e la Vita ha il suo “ ritmo musicale”.
Nello stesso Istituto hanno brevettato un sistema chiamato “BioArmon“ che parte dal presupposto che ogni persona ha una sua propria frequenza dominante, la propria tonica o tonalità musicale cui rifarsi nelle scelte degli accordi cromatici, scelta di colori, suoni, di bioterapie o anche terapie farmacologiche che entrino in risonanza armonica con la persona nella sua interezza o per alcuni distretti corporei da trattare.
Ecco allora l'espansione scientifica del concetto di musicoterapia che affianca quello di cromoterapia che è una terapia vibrazionale perché ogni colore corrisponde a determinate aree di frequenze hertziane dello spettro visibile (i colori dell’arcobaleno) e ogni colore produce un effetto psicofisico diverso.
Basti pensare che la depressione può essere curata con sedute di irradiazione di luce bianca piuttosto che con la luce solare (la mancanza di energia del depresso si cura con l’energia della luce, del sole che e’ vita e rida’ vita). Allo stesso tempo i nostri pensieri agiscono sulle frequenze delle nostre cellule e questa è la base “ energetica” della medicina psicosomatica.
Da tempo è anche diffusa la Moraterapia che è l’applicazione di una tecnica di biorisonanza tesa ad annullare le frequenze negative.
La trasmissione di queste frequenze avviene con particolare efficacia negli ambienti acquosi e l’organismo umano è fatto per gran parte di acqua e sale (NaCl). A tal proposito mi piace ricordare l’esperimento (contestato) di Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina, che riusci’ a trasmettere l’informazione del codice genetico di una sospensione di frammenti DNA da una provetta ad un altra che conteneva solo acqua in cui furono trasmesse le impronte elettromagnetiche del template -stampo- dalla prima provetta.
Le due provette erano collegate solo da un solenoide generatore di campi elettromagnetici.
Come a dire il DNA ha le sue frequenze vibrazionali che possono trasmettere informazione genetica anche al di fuori dei meccanismi noti strutturali della biologia molecolare.
La “memoria dell’acqua” è la nuova base interpretativa dell’epigenetica? Si aprono nuovi affascinanti scenari, tra cui la teletrasmissione della materia, che appaiono per ora fantascientifici ma la fantascienza spesso precede il progresso della Scienza.
Allora non è difficile intravedere tra le mille applicazioni pratiche future quella di cercare la propria “ anima gemella” col sistema BioArmon nella cui banca dati (di migliaia di persone) sara’ possibile trovare quella “ giusta per noi “ con le frequenze armoniche assonanti con la nostra tonica dominante.
D’altronde già Goethe parlava all’inizio dell’800 di “ affinità elettive” nel suo omonimo romanzo. I dissidi tra le coppie non sono fenomeni di dissonanza? Meglio trovare le giuste assonanze e affinità vibrazionali elettive.
“NOI SIAMO VIBRAZIONE E FREQUENZA...IMPARIAMO A VIBRARE SULLA FREQUENZA GIUSTA!”
Una visione biofisica, questa, che integra e in qualche modo supera la concezione biochimico-strutturale e meccanicistica della materia vivente che abbiamo acquisito e apre la strada a una visione globale e in definitiva più spirituale.
L'AUTORE
Maurizio De Caterina
Università degli Studi di Napoli Federico II; docente di Biochimica Ematologica e Biochimica Clinica.
Precedentemente Consultant presso Neuromed Medical Institute. Ha lavorato presso Hammersmith Hospital London.
Precedentemente Visiting Investigator presso Scripps Clinic and Research Foundation USA.
Precedentemente Investigator presso Sandoz Pharmaceuticals.
Ha studiato Biochimica presso Università degli studi di Pavia.
Ha studiato Clinical biochemistry presso Università di Napoli "Federico II".
Ha frequentato Liceo Classico Pietro Giannone Bn.