NUOVE TECNICHE di cartografia
Steve Klein - 01/01/2016
Forse non ritenete utili le carte gravitazionali come carte stradali, ma queste possono aiutare i meteorologi a darvi delle previsioni del tempo migliori prima che vi mettiate in viaggio. Nello scorso settembre gli scienziati che lavorano al progetto G.R.A.C.E., Gravity Recovery and Climate Experiment, (N.d.T.: Esperimento per la raccolta di informazioni sulla gravità e sul clima; il gioco di parole sta anche nel fatto che la parola inglese Grace ha il significato di grazia), hanno annunciato il loro successo nel tracciare la mappa del campo gravitazionale della Terra usando una coppia di satelliti identici per raccogliere dati che hanno creato una delle migliori carte geografiche mai prodotte.
Questo processo è durato quattordici giorni. Le nuove carte geografiche rilevano le variazioni nel campo gravitazionale misurando la separazione tra i satelliti gemelli con una precisione che arriva fino ad un milionesimo di metro (meno di un decimo dello spessore d’un capello umano). Questo è un miglioramento di dieci volte rispetto alle precedenti carte geografiche prodotte grazie alle informazioni raccolte in più di 30 anni di misurazioni della gravità con strumenti di superficie e satelliti.
Le nuove carte geografiche daranno ai meteorologi che prevedono il tempo atmosferico degli strumenti migliori per una programmazione a lungo termine, permetteranno agli scienziati di studiare le correnti oceaniche per stimare in modo migliore il potenziale degli uragani e agli idrologi delle modalità migliori per studiare le riserve idriche sotterranee. Il progetto G.R.A.C.E. è stato lanciato nel marzo 2002 con l’obiettivo di scoprire le minuscole variazioni nella massa superficiale della Terra, e la spinta gravitazionale che potrebbe essere utilizzata per analizzare come questi cambiamenti influenzino il clima. I due satelliti gemelli orbitano intorno alla Terra sedici volte al giorno ad un’altitudine di 311 miglia (N.d.T.: circa 500 chilometri), e mantengono una distanza reciproca di 137 miglia (N.d.T.: circa 220 chilometri), grazie ad un accurato sistema a microonde di misura, che valuta costantemente la distanza fra di essi.
Le prime e più importanti applicazioni dei dati provenienti da G.R.A.C.E. saranno una migliore comprensione scientifica della circolazione globale delle correnti oceaniche. Le gobbe e gli avallamenti della superficie degli oceani sono dovute alle correnti e alle variazioni nel campo gravitazionale della Terra. G.R.A.C.E. permette la separazione di questi due effetti per migliorare la misura delle correnti oceaniche e del loro effetto sul clima. Con delle carte geografiche più accurate, la precisione delle tecniche usate dagli oceanografi, dagli idrologi, dagli studiosi dei ghiacciai, dai geologi e da altri scienziati che studiano fenomeni che influenzano il clima migliorerà moltissimo. I dati potrebbero anche portare a scoperte relative alla gravità e ai sistemi naturali della Terra, che potrebbero avere dei vantaggi di vasta portata per la società e la popolazione mondiale. In maniera più specifica ci si aspetta che un buon numero di discipline che studiano gli aspetti del clima della Terra, in continuo cambiamento, trarranno dei sostanziali benefici dalle informazioni prodotte da G.R.A.C.E. Più la scienza conosce e condivide con la popolazione come funziona il nostro ambiente, più l’umanità può essere educata a dirigere meglio il giusto equilibrio del nostro ambiente.
http://www.jpl.nasa.gov/releases/2002/release_2002_174.html