Vitamina C e liposomi
Stefano Pravato - 01/01/2016
La vitamina C – assunta per via orale, sotto forma di polvere sciolta in acqua, oppure in pastiglia – aiuta l’organismo in maniera notevole. Una delle caratteristiche di questa sostanza è che la sua maggiore efficacia, tanto nelle malattie infettive come in una lunga serie di altre malattie, può essere raggiunta solo tramite infusione endovenosa. Pertanto di fronte a un’esposizione infettiva seria, si pensi a un’influenza o a una grossa bronchite, non basta la sola via orale per l’assunzione di vitamina C a risolvere il caso. Ma non tutti hanno un papà medico o infermiere per farsi fare una flebo o un’infusione in vena a casa. Se poi si parla di andare in una struttura sanitaria dove sia praticato l’uso terapeutico – pur documentato fin da prima del 1950 – allora passa la voglia e ci si rassegna a qualche giorno di malessere e alle cure convenzionali. Da poco tempo c’è stata una piccola rivoluzione e la novità consiste nel fatto che è stato reso disponibile un
prodotto per uso orale a base di liposomi contenenti la vitamina C in alte concentrazioni. Cos’ha di particolare questa forma? Essa permette di raggiungere concentrazioni ematiche e plasmatiche di vitamina C del tutto comparabili a quelle raggiungibili per via endovenosa. Infatti le vescicole passano indenni il sistema gastrico e raggiungono il circolo sanguigno: qui le membrane lipidiche si aprono rilasciando il contenuto.
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