Gli effetti collaterali dell'uso prolungato di Paracetamolo
Fiamma Ferraro - 01/01/2016
Spesso nei miei libri e notiziari mi sono soffermata, oltre che ovviamente sull’asma, su altri due problemi di salute che, come l’asma, sono aumentati ad un ritmo vertiginoso tra i bambini negli ultimi decenni, e cioè il deficit d’attenzione ed iperattività ( per il quale ho messo in rilievo anche il ruolo importante svolto a questo proposito dalla mancanza di movimento nei bambini, seduti per ore nei banchi di scuola e poi fermi davanti a televisione e playstation) e l’autismo, in merito al quale ho messo soprattutto in rilievo, in particolare nel mio ultimo libro “La Terapia Chelante”, il ruolo svolto dall’intossicazione da mercurio.
Disintossicarsi dai Metalli Tossici |
Effetti collaterali dell'uso prolungato di Paracetamolo
Nuove interessanti osservazioni su questi tre problemi sono state effettuate in questo recente studio: “Increased Acetaminophen use. Major Cause Autism, Attention Deficit with Hyperactivity, and Asthma”-William Shaw, PhD Director, The Great Plains Laboratory, Inc., 11813 West 77th Street, Lenexa, KS 66214, pubblicato sul Journal of Restorative Medicine, Volume 2, Number 1, October 2013, pp. 14-29(16)
In questo studio si osserva che “Lo spiccato aumento di autismo, asma, e disturbo di deficit d’attenzione ed iperattività nel mondo potrebbe essere in gran parte causato dallo spiccato aumento nell’uso di acetaminofene (paracetamolo) in bambini geneticamente o metabolicamente suscettibili, e nell’uso di acetaminofene da parte delle madri durante la gravidanza. ....... lo spiccato aumento di questi tre problemi negli Stati Uniti coincide con la sostituzione dell’aspirina da parte dell’acetaminofene negli anni ’80.
La caratteristica perdita di cellule Purkinje nei cervelli di persone autistiche è coesistene con la perdita di glutatione nel cervello causata da un eccesso di acetaminofene, che porta ad una morte prematura delle cellule Purkinje. Le concentrazioni anomale di mercurio nei capelli di bambini autistici sono coerenti con l’esposizione delle proteine dei capelli in crescita al NAPQI derivato dall’acetaminofene, che inibisce competitivamente la reazione del mercurio con i gruppi sulfidrilici nei capelli...”
Il ragionamento chimico è piuttosto complicato, ma ciò che emerge nuovamente da questo studio è anche il ruolo deleterio svolto dal mercurio (il cui accumulo sembrerebbe aggravato dall’assunzione di troppo acetaminofene) per l’autismo. Quanto all’asma: in diverse occasioni nei miei libri e articoli avevo messo in rilievo l’effetto negativo che, come indicato da vari studi, svolge sui soggetti asmatici l’assunzione di aspirina; sembrerebbe tuttavia che pensare di sostituire l’aspirina con il paracetamolo (acetaminofene) non sia una buona idea!
Ci tengo comunque a dire a tutte le mamme in ascolto di non allarmarsi: un’aspirina o una compressa di paracetamolo una volta ogni tanto e se necessario (salvo casi eccezionali) non fa male. I vari studi si riferiscono in genere ad usi prolungati ed abituali di queste sostanze e non all'utilizzo saltuario.
Ulteriori fonti: The Telegraph
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