Candida e streptococco: che fare?
Vincenzo Valesi - 01/01/2016
Buongiorno dottore le chiedo un consiglio su come debellare una candida vaginale e streptococco che dura da circa quattro anni e nonostante ogni tipo di cura non ne vengo a capo.
Ho anche endometriosi che è sbocciata dopo l'avvento della candida.
Sono stata operata a dicembre di ciste ovarica e dopo un mese dall'intervento la candida era passata, mentre ora è ritornata fastidiosissima
Mi chiedo cosa posso fare per uscire da questa incubo.
In concomitanza ho anche lo streptococco e anche questo non va via.
Grazie! Sara
Ci troviamo di fronte a una problematica complessa e importante. Sarebbe bello se esistesse il “deus ex machina”, il farmaco miracoloso di cui non dispone nemmeno la medicina naturale che deve essere comunque sempre ispirata a un ragionamento fisiopatologico e clinico.
Dopo tanti anni che mi occupo di medicina naturale, pur provenendo da un'impostazione di omeopatia unicista, ed essendo tuttora anche un omeopata “praticante” sono arrivato alla conclusione che questo “deus” non esiste e che, come diceva il grande omeopata J.T. Kent (e se lo diceva lui lo possiamo credere) occuparsi dell'arte, prescindendo dalla clinica e dalla scienza, è pura follia.
Dal momento che i i farmaci che si rendono utili nella gestione di un caso come questo sono inevitabilmente molti, dobbiamo ragionevolmente diversificare con priorità la loro somministrazione tenendo conto di tre ordini di fattori:
1) l'opportunità terapeutica: per non sovraccaricare il sistema biologico di eccessivi segnali;
2) la compliance del paziente, cioè la sua disponibilità ad aderire alla terapia;
3) il fattore economico, dal momento che i farmaci hanno un costo, che se è pure ragionevole per ognuno di loro preso singolarmente, possono derivare limitazioni economiche da prescrizioni ridondanti.
La più diffusa Infezione da Fungo: Sintomi, Diagnosi e Cure |
Come scelta di metodo penso che si debba dare la priorità al problema candida, per vari ordini di motivi soprattutto perché può correlarsi e interagire con le altre patologie descritte.
La candidosi esprime un terreno disbiotico intestinale, cioè infiammatorio, che si traduce in una sindrome di aumentata permeabilità intestinale, da cui derivano disordine e disarmonia del sistema immunitario quali intolleranze e allergie. Inoltre l'intestino disbiotico è uno stato infiammatorio cronico del quale primariamente dobbiamo interessarci perché mantenere una cronicità infiammatoria può aprire le porte a patologie autoimmuni, degenerative e metaboliche.
Questo terreno ”candidosico” inoltre è quasi sempre associato a un terreno di acidità e infiammazione anche della matrice connettivale, che va a potenziare questa situazione di disordine immunologico e sofferenza degli organi.
Allora prima ancora che “debellare” la candida, cosa per la quale disponiamo già di molti missili intelligenti, naturali e chimici, che ci fanno vincere, quando va bene, alcune battaglie ma cronicizzano spesso in molte guerre, dobbiamo preoccuparci di lavorare sul terreno che sostiene queste situazioni. Dobbiamo togliere spazio ai “cattivi” e, privilegiando la diplomazia, vedere la candida e i suoi alleati non come un nemico da abbattere e debellare, ma come un maestro che ci invita a correggere le nostre abitudini alimentari, di vita e i nostri pensieri, che spesso sono la vera causa di malattia. Non dimentichiamo che la vagina è organo correlato alla relazione col partner e una premessa alla procreazione. Spesso il corpo esprime col linguaggio degli organi quello che la “mente” non riesce o non vuole tradurre coi suoni delle parole: potremmo per esempio interrogarci sulla qualità di una relazione e su come viviamo intimamente l'idea della gravidanza e della procreazione.