Gemmoterapia di terreno: scopri il nuovo elisir di lunga vita
Medicina Integrata
Medicina Integrata
Stefano Puri - 03/04/2017
Nata negli anni 50’ dagli studi del Dott. P. Henry, la Gemmoterapia, branca della fitoterapia che utilizza la parte embrionale delle piante (meristema), ha conosciuto fino ad oggi diverse applicazioni medicamentose.
Accanto al metodo del fondatore, definito analogico–biologico perché basato sul parallelismo evoluzione delle foreste-dinamica delle proteine plasmatiche, si sono aggiunti il metodo del drenaggio, utilizzato prima di un trattamento omeopatico, e quello clinico, il più usato, basato sul binomio quadro clinico–rimedio.
Malgrado le differenze i tre metodi risultano sovrapponibili perché rivolti a situazioni patologiche in atto senza alcuna connotazione di tipo preventivo.
La gemmoterapia come terapia preventiva
Una ricerca sperimentale condotta dallo scrivente ha dimostrato l’esistenza, invece, di un percorso rivolto al mantenimento della salute secondo un processo di modulazione personalizzata puntuale e continua, alla stregua degli omeopatici.
Tale approccio, in assenza di un quadro sintomatologico e/o funzionale di riferimento, basa la propria azione su due driver fondamentali:
- il biotipo o terreno del soggetto e
- la natura informazionale del gemmoterapico.
Il biotipo umano, in linea con i dettami della scuola costituzionalista italiana e definibile quale insieme dei fattori costituzionali di un individuo (genetici e acquisiti) predisponenti, caratterizzanti e favorenti la malattia, è stato identificato secondo l’approccio interdisciplinare del Prof. C. Bornoroni. Il "terreno" così declinato risulta essere espressione degli aspetti: morfologico, metabolico, neuroendocrino e psicologico, dinamicamente integrati.
Gli unici casi di utilizzo dei gemmoterapici secondo il terreno riconducono:
- al Dott. M. Tètau – le diatesi omeopatiche e le Logge energetiche in MTC;
- al Dott. L. Giannelli – i 4 temperamenti Ippocratico-Galenici.
Detti approcci, oltre ad operare comunque in chiave terapeutica, attribuiscono agli stessi un ruolo energetico e, per tale motivo, limitato agendo solo su una parte dell’uomo esprimibile attraverso il trinomio Materia-Energia-Informazione o sistema PNEI.
Relativamente alla natura informazionale del gemmoterapico possiamo affermare che la connotazione embrionale di quest’ultimo, come confermato dalle ricerche scientifiche, lo rende portatore sia di istruzioni genetiche organico-funzionali che di energia vitale. La verifica sperimentale del metodo in questione su alcuni soggetti con terreni diversi e tendenzialmente in salute, con piccoli disturbi funzionali cronici (insonnia, dolori articolari, bassa energia psico-fisica, stipsi e infiammazione uretro-prostatica) ha restituito un quadro clinico migliorato con casi, addirittura, di totale scomparsa dei sintomi/disfunzioni. Quanto sopra apre una nuova frontiera sull’utilizzo dei gemmoterapici in maniera sistematica e sicura anche in via preventiva, con effetti positivi sullo stato della salute alla stregua di un elisir di lunga vita.
Bibliografia
- “Meristemoterapia e Terreno Biologico Umano - Un possibile connubio per il benessere”, tesi di diploma di naturopatia olistica di S. Puri – Università Popolare AICTO;
- “Biotipologia. La scienza dell’individualità umana” – di C. Bornoroni, Ed. CEA;
- “Gemmoterapia – Manuale Pratico” – di L. Giannelli Ed. MIR;
- “Gemmoterapia – Nuovi Studi clinici” – di M. Tetau Ed. Nuova IPSA.
- “Gemmoterapia” - di P. Henry Ed. Ricchiuto editore;
- “Gemmoterapia. Fondamenti scientifici della moderna meristemoterapia” – M. Nicoletti, F. Piterà Ed. Nuova Ipsa