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Che cos'è l'ipertricosi e come si può guarire?


Francesca La Carbona - 01/01/2016
“Ci vuole una vita per poter acquisire l'appartenenza ad un mondo culturale”. Così sosteneva Castaneda riferendosi ai suoi trent'anni vissuti con don Yuan lo sciamano, suo maestro.
 
Mi presento, svolgo l’attività di estetista dal 1980 per un decennio mi sono occupata di tutte le problematiche del settore estetico con gli strumenti e le conoscenze proprie di un’estetista, con risultati non proprio soddisfacenti quando non deludenti (incontentabile? forse).
 
Non sono mai mancate, nel mio studio, tutte le apparecchiature della moderna tecnologia, sostituite ogni qual volta il mercato proponeva nuove soluzioni la cui efficacia superava la precedente. La ricerca, affannosa, di una risposta seria e definitiva alle problematiche di tipo estetico dell'utenza, mi portò verso altri lidi dove trovai il sapere di altre scuole di pensiero. Forse, inizialmente, presa com'ero dalla curiosità per un mondo nuovo, che esplorava il corpo umano come micro-cosmo nel macro-cosmo, non pensavo minimamente che quanto stavo apprendendo  avrebbe dato una nuova impronta al mio operato di estetista, anzi, sarebbe stata la chiave di volta.

Il mondo che ad ogni lezione, teorica o pratica, si apriva alla mia attenzione, si chiama Medicina Tradizionale Cinese. Quando si comincia a conoscerla, studiando, non si smette per tutta la vita. Passo dopo passo, quel sapere mi introduceva per vie sconosciute ad altre verità; risultati tangibili mi confermavano che ero sulla giusta via. Dalla Medicina Cinese alla spagiria, alchimia e fitoterapia, Medicina egiziana, il passo fu breve. Conoscere il principio delle piante e la loro applicazione, mi introdusse nell'ultima fase della ricerca, trovare il rimedio.
 
La prima freccia da scoccare sarebbe toccata al gruppo, forbito tra l'altro, delle clienti affette da ipertricosi; presi in esame tutti i soggetti e ciò che le accomunava, segni e sintomi: per meglio dire ebbe inizio uno studio osservazionale.
Eziologicamente, dalla più giovane, alla signora avanti negli anni, il comune denominatore è una disarmonia denominata “umidità”.
Altro fattore comune è l'alimentazione, molte si alimentano con derivati del latte in tutte le sue combinazioni, formaggi molli, formaggini, sottilette, mozzarelle. Chi non consuma prodotti caseari (perchè non graditi) fa un uso sconsiderato di insaccati, merendine, dolciumi con burro. I soggetti in esame guardano a questi alimenti come l'unica fonte di alimentazione, perchè veloce, appetibile, estremamente pubblicizzata dall'industria alimentare (che mangio altrimenti?) in barba alla piramide alimentare, o al buon senso. Altri cibi implicati risultano essere frutta e verdura cruda in eccesso, consumati anche a cena.
Le insalatone “salvalinea”, la frutta in abbondanza in assenza di attività sportiva, lasciano l'impronta della natura del cibo, cioè del freddo; non a caso, molte delle donne prese in esame, sono ipotermiche, le estremità distali e prossimali violacee, il viso presenta il colorito di burro rancido.

Se l'umidità non viene risolta, con il tempo, si trasforma in calore-umidità.
Il soggetto, allora, sente il bisogno di ambienti areati, mostra avversione al calore, consuma volentieri bevande fredde da frigorifero anche in pieno inverno. Questi soggetti si alimentano soprattutto di insaccati, prodotti affumicati, alcool, cibi speziati, possono essere obesi o sovrappeso.

Non è questa la sede per una dissertazione delle disarmonie in Medicina Cinese, da parte mia l'auspicio per una maggiore integrazione con la medicina ufficiale.
 
Le conoscenze acquisite mi obbligano a valutare ogni soggetto dal punto di vista energetico, qualunque sia l'inestetismo che li ha condotti al mio studio. Segni e sintomi, dei soggetti affetti da ipertricosi, conducono, ribadisco, al quadro di umidità o umidità-calore. Acquisita questa certezza non restava che suggerire un diverso modo di alimentarsi, più confacente alla necessità del soggetto, ma solo una scarsa percentuale prese in considerazione quanto affermavo, seppure con convincimento (le convinzioni sono dure a morire).
 
Si trattava di tradurre in medicina occidentale una teoria orientale, e poiché molte delle donne affette da ipertricosi, lamentavano problemi di ordine ginecologico (cisti ovariche, seno fibrocistico) decisi di procedere con il contributo della dott.ssa Castronuovo, ginecologa.
 
Ma che cos'è l'umidità in medicina occidentale? E' Colesterolo. Non solo, è presenza di liquidi organici in eccesso, per il consumo non ponderato di frutta e verdure crude, cibi in scatola, cibo spazzatura.

Attualmente il problema dell'ipertricosi viene trattato con la pillola anticoncezionale, perchè valutato come squilibrio ormonale, qualora da esami il valore del testosterone risulti al di sopra della norma. Non si può negare l'effetto positivo di tale assunzione, in termini di miglioramento sensibile del numero dei peli e della consistenza, ma, smessa l'assunzione tutto torna come prima. Mi si riferisce anche del contrario, e cioè di una recrudescenza del problema a seguito dell'assunzione, senza ricetta medica, dell'anticoncezionale. “Tutti gli ormoni steroidi, qualunque sia la loro origine (gonadica, corticosurrenale, placentare) posseggono una struttura di base in comune, che è quella del ciclo pentanofenantrene, un complesso policiclico rigido a 17 atomi di carbonio, che a sua volta fa parte di una molecola a 27 atomi di carbonio, il colesterolo”(relazione della dott.ssa Castronuovo, ginecologa).

Ecco allora che ho scoperto l'Ipertrix come possibile rimedio
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Ipertrix è un integratore che agisce sui precursori ormonali, la sua specificità è regolare il colesterolo plasmatico, (ottimizza il valore HDL) ma non solo; è antiedemigeno per l'azione asciugante della cicoria in esso contenuta (umidità in medicina cinese), è efficace anche nella posologia minima (una pastiglia al giorno). Altri componenti, assolutamente naturali e opportunamente modulati, fanno sì che la sua formula, registrata presso il ministero della salute, risulti unica nel suo genere.
Premesso che va posto l'accento sull'alimentazione, come prima detto, sugli errori alimentari che ne hanno determinato la causa, è pensabile di poterlo assumere per un periodo di due-tre mesi nelle dosi consigliate dall'etichetta, nei casi di ipertricosi grave, (tutto il viso, collo compreso).
Nei casi in cui l'ipertricosi si manifesta localizzata, con peli radi e sottili seppure persistenti, è possibile ottenere risultati anche con una pastiglia al giorno per un tempo inferiore.
È indispensabile che nel periodo in cui si assume l'integratore si cambi regime alimentare, o si correggano gli eccessi di taluni alimenti, come prima menzionato. In assenza di un comportamento adeguato, si potranno avere gli stessi problemi antecedenti l'assunzione.
Contemporaneamente, al fine di eliminare i peli, è necessario sottoporsi ai trattamenti di luce pulsata o laser, perchè non c'è una caduta spontanea.
Dalle indagini biologiche condotte, la pelle si comporta come organo escretore, al pari del rene: anch'esso deve espellere molecole in eccesso trasportate dal plasma sanguigno, che il fegato non ha elaborato riversandole nello stesso.
È erroneo pensare che il colesterolo in eccesso, o vicino ai valori massimi, sia proprio di soggetti sovrappeso, dalla mia indagine devo annotare che una percentuale notevole (50%) di soggetti, perfettamente in linea e con ipertricosi resistente ai trattamenti, constatavano, dall'esame di laboratorio, valori al di sopra di 200 mg/dl. Molti esami riportano come valore minimo, 120 mg/dl, altri laboratori 180 mg/dl. Personalmente non ho mai incontrato soggetti con ipertricosi il cui valore del TC fosse tra i 120-140. Per contro, ho potuto verificare la presenza dell'affezione in soggetti il cui valore del colesterolo plasmatico era o superava i 180 mg /dl. Risulta evidente che contenere il colesterolo plasmatico entro i valori minimi, può rappresentare una risposta concreta al problema dell’ipertricosi, unitamente all’azione antiedemigena di taluni componenti.
 
Per avere maggiori informazioni su IPERTRIX potete scrivere a questa e-mail: info@shenbenessere.com

Francesca La Carbona
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