Earthing, connettersi alla terra per guarire
Valerio Pignatta - 01/01/2016
Questa sequenza di immagini a infrarossi mostra l’infiammazione ai tendini degli avambracci di un igienista dentale che soffriva di sindrome da tunnel carpale bilaterale. Si stava sottoponendo a tre trattamenti fisioterapici e tre trattamenti chiropratici a settimana. I sintomi comprendevano dolore alle dita, mani fredde e rigidità oltre a dolore al polso. L’infiammazione degli avambracci aveva ridotto la circolazione nelle dita. L’immagine 1 mostra la termografia prima del trattamento con dita e polsi freddi a causa della cattiva circolazione. Si notano molto bene le infiammazioni nella parte alta degli avambracci. Un elettrodo per l’Earthing gli è stato messo nel palmo della mano sinistra. L’immagine 2 mostra la circolazione e la distribuzione del sangue nelle dita della mano destra dopo sei minuti di Earthing. Le dita cominciano a diventare più calde. L’immagine 3, dopo undici minuti, mostra continui miglioramenti della circolazione nelle dita e nel polso della mano destra e un inizio di miglioramento nelle dita della mano sinistra. L’immagine 4 mostra un miglioramento evidentissimo su entrambi i lati dopo sedici minuti. Si nota anche la diminuzione della temperatura (cioè dell’infiammazione) nella parte superiore degli avambracci.
Tratto da “Earthing. A piedi nudi”.
In tempi di connessione globale, di reti di collegamento, social network, collegamenti satellitari ecc. non poteva ritardare ancora la riscoperta di una connessione di base per l'essere umano che invece negli ultimi decenni è andata sempre più scomparendo: la connessione con la Terra, il nostro pianeta azzurro. Quando si dice connessione con la Terra si intende oggi proprio una sorta di collegamento elettrico che permette lo scambio di elettroni tra l'essere umano e i campi terrestri, collegamento che si mette in atto semplicemente ponendosi a contatto diretto con il suolo
Per milioni di anni questa interdipendenza è stata la condizione usuale degli uomini che camminavano, sedevano e dormivano direttamente a contatto con la terra, l'erba, la sabbia, la ghiaia ecc.
Come invece sappiamo, da secoli si è verificato un allontanamento in questo senso e addirittura negli ultimi decenni la situazione si è proprio ribaltata. Le nostre suole sintetiche non permettono più lo scambio elettronico con il suolo, i pavimenti, l'asfalto, le case sopraelevate, i marciapiedi e tutto quanto si frappone al nostro contatto diretto con il “corpo” del pianeta ci impediscono un corretto scarico e carico a livello elettrico.
Quella carenza di elettroni
Recenti ricerche scientifiche vanno anzi sostenendo la tesi per cui noi siamo sempre più malati, stanchi, doloranti e soggetti a infiammazioni croniche proprio a causa di una carenza di elettroni che provengono dalla nostra connessione con la Terra.
Per rimediare a tale situazione basterebbe anche il solo rimettere i piedi nudi per terra il più possibile. Alcuni studi dimostrano che si vedono risultati notevoli di miglioramento anche solo con mezzora o quaranta minuti 2/3 volte al giorno di messa a terra del proprio corpo.
Il nostro pianeta è infatti un organismo vivente che ci ricarica di energia naturalmente quando ci mettiamo in contatto fisicamente con esso. Gli studiosi sostengono che si tratta di un vero e proprio campo energetico fisico alimentato continuamente dalle radiazioni solari. Questo campo energetico, come una batteria d'auto, alimenta la vita di ogni essere vivente sulla terra. Abbiamo quindi perduto (o forse mai avuto) la consapevolezza delle nostre radici “elettroniche” (nel senso relativo agli elettroni di energia).
Sulle nostre suole isolanti interrompiamo il circuito elettrico che ci ricarica costantemente. In pratica ci disconnettiamo. Dormendo direttamente sul suolo (o su cuscini o letti conduttivi) o camminandoci sopra senza barriere permettiamo agli elettroni liberi presenti sulla superficie della Terra di pervadere beneficamente il nostro corpo che si equilibra energeticamente sintonizzandosi sugli stessi livelli di potenziale e carica energetica. Questo riequilibrio che provoca talvolta una leggera sensazione di calore induce dei benefici effetti sulla nostra salute: riduce le infiammazioni e i dolori cronici, favorisce il sonno, aumenta l'energia, diminuisce lo stress, normalizza i ritmi biologici e la pressione sanguigna fluidificando il sangue, allevia tensioni muscolari e mal di testa, lenisce disturbi ormonali e sindrome premestruale, protegge l'organismo dai campi elettromagnetici negativi, guarisce psoriasi e neuropatie diabetiche, cura fibromialgia, autismo, vene varicose, malattie cardiocircolatorie, mal di schiena, artrite ecc.
Insomma, come ha detto qualcuno, le scarpe sono la “più pericolosa invenzione del mondo”! Connettiamoci!
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