(Ri)Mettiamo i Piedi per Terra
Valerio Pignatta - 01/01/2016
In tempi di connessione globale, di reti di collegamento, social network, collegamenti satellitari ecc. non poteva ritardare ancora la riscoperta di una connessione di base per l’essere umano che invece negli ultimi decenni è andata sempre più scomparendo: la connessione con la
Terra, il nostro pianeta azzurro.
Quando si dice connessione con la Terra si intende oggi proprio una sorta di collegamento elettrico che permette lo scambio di elettroni tra l’essere umano e i campi terrestri, collegamento che si mette in atto semplicemente ponendosi a contatto diretto con il suolo.
Per milioni di anni questa interdipendenza è stata la condizione usuale degli uomini che camminavano, sedevano e dormivano direttamente a contatto con la terra, l’erba, la sabbia, la ghiaia ecc. Come invece sappiamo, da secoli si è verificato un allontanamento in questo senso e addirittura negli ultimi decenni la situazione si è proprio ribaltata. Le nostre suole sintetiche non permettono più lo scambio elettrico
con il suolo. I pavimenti, l’asfalto, le case sopraelevate, i marciapiedi e tutto quanto si frappone al nostro contatto diretto con il corpo del pianeta ci impediscono un corretto scarico e carico a livello elettrico.
Quella carenza di elettroni
Recenti ricerche scientifiche vanno anzi sostenendo la tesi per cui noi siamo sempre più malati, stanchi, doloranti e soggetti a infiammazioni croniche proprio a causa di una carenza di elettroni che arriverebbero dalla nostra connessione con la Terra.
Per rimediare a tale situazione basterebbe anche il solo rimettere i piedi nudi per terra il più possibile. Alcuni studi dimostrano che si vedono risultati notevoli di miglioramento anche solo con mezz’ora o quaranta minuti 2/3 volte al giorno di messa a terra del proprio corpo.
Il nostro pianeta è un organismo vivente che ci ricarica di energia naturalmente quando ci mettiamo fisicamente in contatto con esso.
Gli studiosi sostengono che si tratta di un vero e proprio campo energetico fisico alimentato continuamente dalle radiazioni solari. Questo campo energetico, come una batteria d’auto, alimenta la vita di ogni essere vivente sulla terra. Abbiamo quindi perduto (o forse mai avuto) la consapevolezza delle nostre radici elettroniche (nel senso relativo agli elettroni di energia).
Con le suole isolanti interrompiamo il circuito elettrico che ci ricarica costantemente. In pratica ci disconnettiamo. Dormendo direttamente sul suolo (o su cuscini o letti conduttivi) o camminandoci sopra senza barriere permettiamo agli elettroni liberi presenti sulla superficie della Terra di pervadere beneficamente il nostro corpo che si equilibra energeticamente sintonizzandosi sugli stessi livelli di potenziale e carica energetica.
Questo riequilibrio che provoca talvolta una leggera sensazione di calore induce dei benefici effetti sulla nostra salute:
- riduce le infiammazioni e i dolori cronici,
- favorisce il sonno,
- aumenta l’energia,
- diminuisce lo stress,
- normalizza i ritmi biologici e la pressione sanguigna fluidificando il sangue,
- allevia tensioni muscolari e mal di testa,
- lenisce disturbi ormonali e sindrome premestruale,
- protegge l’organismo dai campi elettromagnetici negativi,
- guarisce psoriasi e neuropatie diabetiche,
- cura fibromialgia, autismo, vene varicose, malattie cardiocircolatorie, mal di schiena, artrite ecc.
Insomma, come ha detto qualcuno, le scarpe sono la più pericolosa invenzione del mondo! Connettiamoci!