Età fertile e menopausa: la verità sui contraccettivi
Medicina Integrata
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Dalla pillola contraccettiva alla menopausa, la verità sulle cure ormonali. Scopri insieme a noi la realtà sugli ormoni e perché è così importante informarsi
Andrea Giulia Pollini - 23/11/2018
La pillola contraccettiva, come ci spiega Sherill Sellman La verità sugli ormoni, funziona grazie a degli ormoni rilasciati dalla pillola stessa. La pillola agisce grazie alla combinazione di piccole quantità di un estrogeno, generalmente etinilestradiolo, e di un progestinico. L'assunzione quotidiana di questi due ormoni inibisce gli eventi ormonali che inducono l'ovulazione. Dopo le prime ricerche mediche, nel 1960 fu messa in commercio la prima pillola contraccettiva approvata dall’FDA. Fu una grande innovazione per l’epoca: la liberazione sessuale delle donne era alle porte e questo agevolò il successo del farmaco.
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Ma su cosa si basava l’approvazione da parte dell’FDA? In realtà l’unico studio preso in esame si basava su 132 donne portoricane che avevano assunto la pillola per uno o più anni. Tra queste 132 donne, 5 erano decedute durante gli studi, senza che venisse aperta nessuna indagine sulle cause della loro morte. Verso la metà degli anni Settanta aumentò il numero di donne decedute per infarto o ictus tra coloro che assumevano la pillola, fatto che causò una forte attenzione da parte dell’opinione pubblica. Di conseguenza fu sviluppata una nuova pillola, presumibilmente più sicura, con un dosaggio inferiore di estrogeni. Anche in questo secondo caso non ci fu alcuna adeguata sperimentazione e soltanto oggi abbiamo dei dati più certi relativi alla sua sicurezza.
Nonostante ciò, ci sono ancora moltissimi problemi legati all’assunzione della pillola contraccettiva, come spiega nel suo libro La verità sugli ormoni:
“Sono passati 70 anni dall’introduzione del primo contraccettivo orale e tuttora ci sono circa 400 milioni di donne in tutto il mondo che stanno “testando” la pillola. La sua sicurezza e gli effetti a lungo termine non sono ancora stati appurati in via definitiva.
Tuttavia, è interessante notare che la pillola ha generato un vasto assortimento di effetti indesiderati e che sono state individuate delle correlazioni con il tumore al seno, l’ipertensione arteriosa e, soprattutto, le malattie cardiovascolari, la causa principale di mortalità femminile.
Ogni anno, a più di 180.000 donne statunitensi viene diagnosticato un tumore al seno che si rivela fatale per 46.000 di questi casi. A partire dal 1980, l’incidenza della patologia è cresciuta del 3% ogni anno. Nel 1940, il rischio di contrarre un tumore al seno per una donna nell’arco della propria vita era di 1 su 16, mentre ora la probabilità è di 1 su 82. Si tratta forse di una semplice coincidenza, oppure queste statistiche rivelano le pericolose conseguenze dovute all’interferenza con gli ormoni?”
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Estrogeni, non solo contraccettivi
Durante il periodo della menopausa si attesta nella donna l’assenza di progesterone e un calo significativo degli estrogeni Tali cambiamenti sono causa di tutta una serie di modificazioni fisiche e psicologiche comuni nella menopausa: vampate, insonnia, irritabilità, sudorazioni notturne, cambiamenti nell’umore, stanchezza, dolori ossei e muscolari. Per evitare questi problemi a volte vengono consigliate alle donne delle cure a base di estrogeni. Assunti sotto forma di pillola o cerotti questi ormoni possono ridimensionare alcuni aspetti della menopausa che incidono sul processo di invecchiamento sessuale e generale, riducendo il rischio di osteoporosi, malattie vascolari. Seguendo queste cure si possono avere degli effetti collaterali, citati nel libro La verità sugli ormoni di Sherill Shellman:
“Tra questi si annoverano un aumento dell’incidenza di tumori endometriali, un accrescimento del grasso corporeo, ritenzione idrica e salina, depressione e cefalee, mancato controllo glicemico (ipoglicemia), perdita di zinco e ritenzione di rame, riduzione dei livelli di ossigeno nelle cellule, ispessimento della bile e disturbi della cistifellea, maggiore propensione a mastopatia fibrocistica e fibromi uterini. È inoltre emerso che la terapia sostitutiva a base di estrogeni interferisce con l’attività tiroidea, diminuisce il desiderio sessuale, provoca un’eccessiva coagulazione del sangue, riduce il tono vascolare e causa endometriosi, crampi uterini, sterilità e inibizione della funzione osteoclastica. Con così tanti effetti collaterali e complicazioni pericolose, una donna dovrebbe valutare con grande attenzione la scelta di ricorrere alla TOS”.
Quindi l’età fertile e la menopausa sono due momenti fondamentali nella vita di una donna: cercate di scegliere al meglio a chi affidarvi e di chi fidarvi, e non smettete mai di fare domande e cercare risposte.