Hometherapy: quando la casa ci fa bene
Sara Bertolotti - 01/01/2016
Ogni ambiente in cui viviamo ha una caratteristica specifica.
Tutto ciò che ci circonda ha una propria energia e questa si relazione inevitabilmente con noi.
La nostra sensibilità energetica varia in ogni istante e possiamo immaginarla come un’onda a una determinata frequenza. Quando incontriamo una persona che ha una frequenza compatibile con la nostra ci sentiamo immediatamente a nostro agio.
La stessa cosa succede quando entriamo in un ambiente o ci troviamo in un luogo specifico.
All'interno dei luoghi possiamo trovare sia energie dense che sottili, le quali influiscono sugli ambienti in modi diversi.
Possiamo incontrare diverse situazioni, tutte molto interessanti:
- la nostra casa;
- la casa di una persona che conosciamo;
- un edificio storico e di culto;
- un luogo pubblico in generale.
Il luogo o l’abitazione possono essere essi stessi generatori di frequenze disturbatrici o equilibratrici.
È importante saper ascoltare i segnali che il nostro corpo e la nostra intuizione ci manda.
Come riconoscere un ambiente benefico
Quando ci troviamo in un luogo per noi benefico, sia esso una casa, un museo, improvvisamente il tempo si trasforma.
È come se questi luoghi fossero senza tempo: in essi non ci accorgiamo del suo trascorrere e non siamo in grado di dare una valutazione oggettiva e corretta di quanti minuti o ore siano trascorse da quando ci troviamo lì. D’un tratto osserviamo l’orologio e, stupiti, non ci capacitiamo di come il tempo sia trascorso così velocemente (o lentamente, nel caso di un luogo per noi malevolo).
Segnali forti provengono dalle nostre percezioni fisiche. L’aumento della capacità d’osservazione e la ricerca di dettagli, colori, oggetti e interpretazione personale degli elementi presenti come fotografie, quadri, suoni e tanto altro, sono sinonimo di un’attivazione dell’area creativa del cervello. Questo è possibile in quanto la soglia di stress al quale è sottoposta la nostra mente viene improvvisamente abbassata. In questo modo si fa spazio a un’interiorizzazione e rielaborazione dei dati raccolti dai nostri cinque sensi, baypassando la normale catalogazione e definizione di essi da parte del cervello.
Un altro segnale importante, per chi è particolarmente sensibile, è un senso di leggerezza fisica. È come sentirsi avvolti da una sorta di “guscio galleggiante”, una protezione che ci scollega in parte dalla realtà tangibile del momento. Ci dimentichiamo delle nostre preoccupazioni, degli impegni e di tutto ciò che è semplicemente un “dover fare”. Ci si sente parte integrante di qualcosa più grande di noi. Ci possono venire in mente canzoni o musiche legate alla nostra infanzia, persone care che non vediamo da tempo, buoni propositi.
Nel caso in cui ci troviamo all’interno di un’abitazione, siamo in grado di percepire qual è la stanza della casa in cui c’è maggiore affetto tra chi la abita. Questo perché l’emotività, e in particolar modo l’amore, lasciano un segno indelebile a livello energetico. In alcuni casi è possibile sentire fragranze e suoni appena percettibili. Queste sono energie sottili che si interfacciano con la nostra essenza, lanciando un segnale direttamente al cuore. Il respiro rallenta e i movimenti oculari e del corpo sono più moderati, come se ci muovessimo in una realtà più ovattata.
Diversa è la situazione nella quale ci troviamo se siamo in un luogo pubblico e particolarmente affollato. La nostra sensibilità potrebbe essere turbata dall’insieme di frequenze dissimili e incompatibili tra loro. Pensiamo, ad esempio, a un concerto all’interno di un palazzetto dello sport. Se l’artista non è di vostro gradimento, inizierete a provare forte disagio, voglia di andarvene. Cercherete in tutti i modi una distrazione. Questo non è soltanto dovuto al fatto che non apprezzate il tipo di musica, ma la causa principale è il segnale di inadeguatezza che il vostro corpo vi manda, perché si sente colpito dalle frequenze delle persone intorno a voi. Una sorta di violazione del vostro spazio energetico. Al contrario, se apprezzate la musica, la vostra frequenza aumenterà e sarà così forte da essere essa stessa il vostro “guscio” e non sarete soggetti a interferenze da parte di nessuno, seppur molto vicino a voi.
Questo processo può essere invertito creando ambienti e spazi per noi rigeneranti. Identificare, attraverso i cinque sensi, quali sono le “chiavi” del nostro benessere ci permette di realizzare uno spazio a noi dedicato. Colori, geometrie, profumi, suoni sono solo alcuni degli elementi che possono aiutarci in questo.
Anche nel caso in cui l’ambiente sia per noi ostile possiamo avere forti manifestazioni di disagio, ma di questo parleremo nel prossimo articolo.