I funghi medicinali sono ottimi prebiotici perché nutrono il tuo microbiota
Medicina Integrata
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Sia i funghi culinari che medicinali si sono rivelati prebiotici “emergenti” tanto che numerosi ricercatori stanno studiando il loro effetto sul microbiota: quali sono i funghi più efficaci nella regolazione del microbiota? Lo scopriamo in questo interessantissimo articolo a firma di Stefania Cazzavillan tratto dalla rivista Scienza e Conoscenza 69
Stefania Cazzavillan - 08/01/2023
Probiotici e prebiotici sono strumenti importanti – insieme all’alimentazione, all’attività fisica e allo stile di vita – per favorire il mantenimento o il ripristino di un buon microbiota.
La salute del microbioma: probiotici e prebiotici
I probiotici sono definiti “preparazioni o prodotti contenenti microrganismi fisiologici vitali in grado di condizionare il microbiota (per impianto o colonizzazione) e di esercitare effetti benefici nell’ospite”, mentre i prebiotici sono “molecole non digeribili che influenzano positivamente la crescita e/o l’attività dei microrganismi fisiologicamente utili presenti nell’intestino”.
I prebiotici sono un vero e proprio “cibo” per la flora fisiologicamente utile dell’intestino: migliorano l’ecosistema microbico favorendo la proliferazione della flora benefica e contrastando la crescita di quella patogena, aiutano a riequilibrare il metabolismo, sostengono la struttura della mucosa intestinale e riducono infiammazione e neuro-infiammazione, migliorando la salute psico-fisica generale.
Il microbiota, attraverso la fermentazione delle fibre prebiotiche, produce sostanze chiamate “Short Chain Fatty Acids” (SCFA), ossia acidi grassi a catena corta (butirrato, propionato, acetato, lattato) benefici per l’organismo poiché rappresentano la maggiore fonte di energia per le cellule del colon (Smith, Patrick M., et al., 2013).
I funghi sono ottimi prebiotici
Sia i funghi culinari che medicinali si sono rivelati prebiotici “emergenti” tanto che numerosi ricercatori stanno studiando il loro effetto sul microbiota.
Le molecole ad azione prebiotica più studiate contenute nei funghi sono i beta glucani, in particolare quelli a elevato peso molecolare, insolubili e indigeribili che sono metabolizzati (fermentati) dal microbiota e che quindi lo alimentano (Lam, Ka-Lung, and Peter Chi-Keung Cheung, 2013).
È stato dimostrato che i beta glucani insolubili hanno attività bifidogenica ossia sono metabolizzati in modo molto efficace dai bifidobatteri. Questi hanno una carbohydrate binding molecule, una specie di docking station (complesso di glicanasi modulari ancorati a un dominio transmembrana), in grado di catturare i beta glucani complessi e legarli alla superficie batterica: un enzima presente sulla parete batterica li porta all’interno della cellula dove vengono metabolizzati. La fermentazione, oltre a nutrire il microbiota, porta alla formazione di SCFA, soprattutto propionato e butirrato (Zhao, Jinyang, and Peter CK Cheung, 2011).
In questo modo si ottiene un effetto “locale” di miglioramento dell’assetto del microbiota e della salute della mucosa intestinale. Inoltre, dato che un buon microbiota è correlato a una riduzione dell’infiammazione generale dell’organismo, si otterrà anche una riduzione dello stato infiammatorio cronico sistemico, con riduzione della suscettibilità a sviluppare malattie.