Il potere dell'effetto Placebo
Medicina Integrata
Medicina Integrata
Il potere dell’effetto placebo, della preghiera e del lasciar andare: la via dell’abbandono spirituale per l’autoguarigione
Lissa Rankin - 10/12/2020
Qualcuno recentemente mi ha chiesto cosa ne pensassi del mistero dell’effetto placebo – di cui ho scritto a lungo nel mio libro Mind Over Medicine. La mente supera la medicina – che gli scienziati non hanno ancora capito, ma su cui hanno solo delle teorie.
Ho pensato che alcuni di voi potrebbero essere interessati a ciò che ho scritto. Nella versione originale di Mind Over Medicine ho definito l’effetto placebo come una combinazione di convinzioni positive e cure premurose da parte di qualcuno in una posizione di autorità, a cui siamo stati condizionati a rispondere con una salute migliore.
Il mio punto di vista sul placebo è cambiato nel corso degli anni e ho aggiornato il mio pensiero nella nuova versione rivista del libro.
Prima pensavo che a fare la differenza fosse quella semplice somma di credenze positive e cure premurose, ma ora ritengo che l’effetto placebo abbia molto meno a che fare con le pillole di zucchero o con le convinzioni positive e invece molto di più con la coscienza. La presenza di un vero guaritore (sia esso un medico, uno psicoterapeuta, un agopuntore o un guaritore energetico) crea una risonanza con il paziente, che può essere in grado di trascinarlo in una frequenza di guarigione.
Qualsiasi trattamento somministrato in presenza di questa frequenza di guarigione – pillole, iniezioni, aghi, apposizione delle mani, forse anche cure a distanza – può avere un impatto sul paziente in modo tale da apportare sollievo dai sintomi e, in alcuni casi, una vera e propria guarigione.
Quindi, anche se si potrebbe pensare che le persone possono infondere una convinzione positiva a qualsiasi ordinaria pillola di zucchero, l’impatto della presenza di un guaritore può essere un fattore molto più importante di quanto non abbiamo immaginato in precedenza. Come dico nel libro Mind Over Medicine, è uno dei paradossi della guarigione; si può guarire se stessi, però non si può fare da soli.
Trasforma in placebo qualsiasi cosa
Tenendo presente questo avvertimento, una cosa che le persone possono fare da sole è usare la loro intenzione di caricare qualsiasi cosa del potere della guarigione. Non c’è alcuna ragione per cui non possiamo caricare la nostra acqua dell’intenzione di guarire – o il nostro estratto verde, il nostro cibo, o qualsiasi farmaco o integratore che prendiamo – per amplificarne l’impatto sull’organismo. Perché non impregnare tutto ciò che usiamo a scopo medicinale con la coscienza della guarigione?
Come sto scrivendo in Sacred Medicine, tutto può essere Medicina Sacra, se la usiamo con una sacra consapevolezza.
Si può guarire se stessi e non si può guarire da soli
La guarigione è relazionale quasi per definizione. Anche se siamo solo in relazione con Dio (o come volete chiamare la grande forza dell’amore che crea la vita ed è dentro tutti noi), la guarigione non è una pratica esclusivamente di autoaiuto. Guarigione e amore sono impossibili da separare.
Quindi, anche se può sembrare semplicistico, se volete massimizzare l’effetto placebo per i vostri scopi, dovete trovate un “altro” con cui relazionarvi, che esso sia un medico o un terapeuta oppure ancora un guaritore che apprezzate; praticate le vostre arti di guarigione con un amico fidato, oppure la devozione verso ciò che chiamate Dio/Dea.
Il tipo di amore coinvolto nella guarigione trascende la persona, perché ogni buon guaritore è solo un canale per l’amore incondizionato dell’Universo.
Nonostante ciò che ci insegnano alla facoltà di medicina, non è in alcun modo poco professionale amare i propri pazienti. Al contrario. L’amore guarisce, e ci sono molti dati scientifici a sostegno di questa affermazione. [continua...]
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