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Il potere nascosto del cambiamento


Noah Mckay - 01/01/2016

Tratto libro "Guarigione immediata" di Noah Mckay (Macro Edizioni 2010). 

Alcune delle ragioni per cambiare il proprio stile di vita sono ovvie. Non occorrono grandi ragionamenti per capire perché sia una buona idea smettere di fumare, passare ai cibi biologici o ridurre l’esposizione complessiva ai materiali sintetici e ai campi elettromagnetici. Ciò che può essere meno ovvio sono i benefici che ricaviamo facendo cambiamenti fini a se stessi.

La nostra capacità d’influenzare il dispiegarsi degli eventi nella nostra vita esiste solo nel momento presente. Quando ripetiamo abitualmente
gli stessi comportamenti più e più volte, essi divengono così radicati in noi che svolgiamo tali attività (per esempio guidare, mangiare, farsi la barba) senza nemmeno pensarci. I nostri pensieri sono altrove… o in un altro tempo.
I bambini, invece, rimangono fortemente coinvolti e consapevoli in qualunque momento, perché ogni istante rappresenta una nuova avventura. Per i bambini, il semplice gesto di spazzolarsi i denti è una ricca esperienza sensoriale colma di gusti, sensazioni, suoni e spruzzi interessanti. Col tempo lavarsi i denti diventa una parte talmente abituale della nostra routine d’igiene quotidiana che quasi non ci facciamo caso. Il nostro corpo è coinvolto nell’atto di spazzolare i denti, noi invece no. I nostri pensieri ripercorrono distrattamente gli eventi della giornata o combattono con un sovraffollato elenco di cose da fare.
Con il passare degli anni una percentuale sempre maggiore dei nostri comportamenti diviene abituale, e noi trascorriamo una parte sempre maggiore della giornata disconnessi dal presente e da noi stessi. In questi stati disconnessi ci priviamo del potere del momento presente e perdiamo lo stato coesivo di consapevolezza fisica, mentale e spirituale che ci permette di trarne vantaggio.
Il cambiamento ripristina la consapevolezza, la coesione e il potere del presente. Non mi credete? Cambiate la disposizione dei vostri mobili. Quando camminerete nel vostro soggiorno domattina, vedrete l’ambiente come non lo vedete da tempo. Sarete presenti.
L’importanza di essere presenti è un tema antico tramandatoci da ciascuna delle antiche religioni mondiali, ma il suo ruolo nella guarigione finora è stato ampiamente ignorato dalla medicina occidentale. Questo sta per cambiare. Le scoperte della fisica quantistica ci hanno fornito la scienza necessaria per colmare la lacuna tra la pratica spirituale e la medicina pratica.

Guarigione immediata


La vittima più illustre della rivoluzione copernicana non fu Galileo, bensì il viaggio dell’umanità verso la conoscenza. Nonostante il fatto che chiunque avesse accesso a un telescopio potesse vedere che le autorità ecclesiastiche si sbagliavano sul movimento dei corpi planetari, gli studiosi ecclesiastici si ostinavano a seguire gli insegnamenti vecchi di secoli basati su poco più che una erronea interpretazione tradizionale di qualche verso delle Sacre Scritture. Quest’arroganza intellettuale portò a una forte reazione scientifica; alla fine, la scienza ebbe la meglio. “Mostrami le prove” divenne il nuovo grido di battaglia della scienza. E sarebbe stato così per i secoli a venire.
Il problema è che la nuova definizione scientifica di “prova” si limitava al regno tangibile. Solo quelle cose che potevano essere misurate e studiate con le rudimentali tecnologie del momento erano considerate “reali” e scientificamente valide. Tutto il resto veniva screditato come superstiziosa insensatezza. Nel corso dei secoli prese piede e crebbe la filosofia del materialismo scientifico. Agli albori del XX secolo pochi scienziati riuscivano a immaginare qualcosa di diverso.
Se teniamo a mente il fatto che questo era lo scenario filosofico in cui i primi pionieri della quantistica come Niels Bohr portarono avanti il proprio lavoro, possiamo capire perché la sua nota affermazione «Chi non rimane colpito dalla teoria dei quanti» non l’ha capita, per quanto famosa, non sia molto accurata. Gli scienziati possono essere rimasti colpiti quando hanno scoperto che le loro convinzioni sulla natura dell’universo, a lungo ritenute valide, crollavano sotto i loro piedi, ma francamente erano i soli.
Ogni tradizione spirituale del mondo ha le proprie radici in fondatori che intuirono qualcosa sulla natura fondamentale della realtà che passava inosservata alla maggior parte delle persone. Capire quel qualcosa permise loro di vedere le cose a più livelli, di predire il futuro, di guarire gli ammalati, di risorgere i defunti e di cambiare le proprietà fisiche della materia. Testimoni sbalorditi potrebbero aver visto questi eventi come miracolose sospensioni delle leggi naturali, ma i maestri spirituali sapevano di agire in perfetta armonia con un ancor più fondamentale insieme di leggi che gli spettatori non capivano ancora.
Nel corso dei secoli i mistici di ogni tradizione hanno riscoperto le verità che i loro maestri cercarono d’insegnare. Ogni volta che queste verità prevalevano, ne seguivano dei miracoli. Fortunatamente, la maggior parte di noi non vive nel mondo isolato della scienza materialistica. Viviamo nel mondo reale, dove i “miracoli” riescono a manifestarsi abbastanza regolarmente.

Tratto libro "Guarigione immediata" di Noah Mckay (Macro Edizioni 2010).  



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