Inquinamento ambientale: finalmente un accordo contro il surriscaldamento
Fiamma Ferraro - 01/01/2016
Come i lettori già sapranno, si è concluso in questi giorni a Parigi il Vertice dedicato al surriscaldamento climatico che, anche grazie alla partecipazione ed esortazioni di Papa Francesco, ha ottenuto una grande risonanza mediatica e si è concluso con un esito finalmente positivo, poiché tutti i paesi che provocano in maggior misura questo surriscaldamento si sono impegnati a prendere le misure necessarie per evitarne un ulteriore aumento.
Non si può ovviamente che rallegrarsi per questo risultato: è infatti indispensabile cercare di evitare gli sprechi di energia e soprattutto ricorrere in maggior misura a fonti di energia “pulita”.
Il rovescio della medaglia di questo importante successo è tuttavia il fatto che esso ha dato al pubblico l’erronea percezione che, con questo accordo contro il surriscaldamento, sia stato risolto il principale problema che ci affligge, mentre non è così.
Il problema dell’inquinamento ambientale
Il problema peggiore con il quale ci troviamo alle prese è infatti quello dell’inquinamento ambientale, che ha purtroppo raggiunto dimensioni tali da costituire già ora un serio pericolo per la salute nostra e dei nostri figli.
Occorrerebbe quindi, prima ancora dell’accordo contro il surriscaldamento, soprattutto un accordo contro l’inquinamento ambientale, che obblighi gli Stati contraenti a prendere tutte le iniziative dirette a limitare l’impiego di gas e sostanze tossiche che provocano questo inquinamento.
A proposito di sostanze tossiche
Nell’aver sentito che per evitare il surriscaldamento si dovranno ridurre le emissioni di anidride carbonica (CO2), responsabile dell’effetto serra, si potrebbe trarre la conclusione che la CO2 sia anche un gas tossico.
Nella giusta quantità, invece, è indispensabile per la sopravvivenza delle piante, e quindi degli animali e dell’uomo.
La quantità maggiore di CO2 è emessa nell’ambiente dalle centrali di produzione elettrica per mezzo del carbone.
Non è tuttavia purtroppo stato messo in evidenza durante il vertice, e nemmeno dai media, il fatto che la sostanza veramente pericolosa rilasciata in grandi quantità dalle centrali a carbone, non è la CO2 ma il mercurio, la cui presenza ha già raggiunto nel nostro ambiente un livello molto pericoloso per la nostra salute.
La sostituzione di centrali energetiche a carbone con fonti di energia “pulite” quindi provocherà più che la futura diminuzione delle emissioni di CO2, soprattutto dalla diminuzione delle emissioni di mercurio.
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