La Medicina Tradizionale Cinese batte sul tempo i Premi Nobel per la Medicina del 2017
Medicina Integrata
Medicina Integrata
Redazione - Scienza e Conoscenza - 23/10/2017
Il Premio Nobel per la Medicina a tre scienziati americani (guarda qui la notizia) ha portato i riflettori della stampa internazionale sul nostro orologio biologico, quel “meccanismo interno” che uomini, animali e piante hanno e usano per adattarsi ai ritmi della giornata.
A noi piace mettere in evidenza il fatto che tale orologio era già ben noto da millenni presso la Medicina Tradizionale Cinese. Lo spiega bene Li Wu nel suo libro L'orologio degli organi. Li Wu è un dottore in medicina tradizionale cinese, vive in Germania, è abilitato a esercitare la professione di naturopata e gestisce con grande successo uno studio di medicina naturale a Monaco di Baviera.
I tre scienziati premiati col Nobel si concentrano sul ritmo circadiano basandosi su una base prevalentemente genetica. Li Wu riporta invece l'orologio all'antichissima medicina tradizionale cinese, legandone la funzione al flusso energetico del pianeta, all'energia vitale (Ki) che avvolge ogni essere vivente.
Sia gli americani che Li Wu riconoscono l'influenza che l'orologio interno ha sulla nostra salute. Ma poi le strade si separano sui risultati e le azioni possibili.
La versione occidentale premiata con il Nobel non punta a rispettare l'orologio con scelte di stile di vita, ma sembra volerlo manipolare agendo sui geni e intervenendo quando fosse necessario, ad esempio eliminando il jet lag, oppure la sonnolenza per chi lavora di notte ecc... Insomma, basta muovere un gene come fosse un pulsante e si potrebbe mutare la funzione dell'orologio.
Tutt'altro ci dice Li Wu nel suo libro per cui l'orologio è un processo cosmico da rispettare e assecondare. “Solo riallineando la nostra vita quotidiana ai nostri naturali bisogni - sostiene Li Wu - e vivendo in maniera consapevole e in armonia con il nostro orologio degli organi potremo recuperare il bioritmo naturale, uno dei principali presupposti per un’esistenza all’insegna del benessere, della salute e soprattutto della contentezza”.