La medicina sistemica
Medicina Integrata
Medicina Integrata
Dalla medicina integrata alla medicina sistemica per ristabilire l’equilibrio
Redazione - Scienza e Conoscenza - 12/06/2023
Intervista alla dott.ssa Sara Diani – A cura di Romina Alessandri
Salve dott.ssa Diani, vorrei approfondire con lei il significato di Medicina Sistemica e integrata, cosa significa e che tipo di metodologie utilizza?
La Medicina Sistemica vede il nostro Organismo come un Sistema Complesso, ovvero un’entità che si comporta all’unisono nel rispondere agli eventi e ai cambiamenti. Il Sistema è formato da diverse componenti che dialogano tra loro e si influenzano a vicenda. La Medicina Sistemica si occupa quindi delle relazioni tra le componenti sistemiche, e si pone come obiettivo quello di modulare e regolare proprio questi intrecci, in modo da ristabilire ove possibile un equilibrio in tutto l’organismo.
L’unità che si scorge è tra i diversi organi, tessuti, apparati, e quindi anche tra corpo e cervello. Il Sistema Complesso è infatti indivisibile.
Lo sbocco clinico di questo approccio è la Medicina Integrata, che considera l’essere umano nella sua totalità, e cerca di curarlo nel suo complesso. Tiene quindi conto della coordinazione sistemica e agisce sia a livello fisico che psicologico e cognitivo.
È una medicina orientata alla guarigione. Questo è un aspetto fondamentale. È chiaro che non tutte le malattie sono guaribili, però curarsi, nel senso di prendersi cura di sé, è fondamentale, e apre nuove possibilità che, se si considera solo la malattia, non possono emergere.
La Medicina Integrata valuta in modo preciso lo stile di vita e aiuta a modificarlo puntualmente in modo terapeutico. Da medico, lavorare su questi aspetti richiede tempo da dedicare alla persona e una certa flessibilità, ma si rivela decisivo nel lungo termine.
La strategia è personalizzata. Ognuno di noi è un individuo che può avere problematiche, manifestazioni, disagi peculiari. È incredibile la quantità di variabili tra una persona e l’altra, che indirizzano il percorso terapeutico. Prende grande valore la relazione terapeutica tra medico e paziente, che va stabilita da subito. Tramite questa alleanza terapeutica è possibile creare un percorso di aiuto e di scoperta.
Infine, la Medicina Integrata utilizza una serie di discipline mediche complementari rispetto alla medicina convenzionale. Per quanto mi riguarda, integro a seconda dei casi l’Omeopatia Classica, la Fitoterapia, indicazioni nutrizionali, e percorsi psicologici. La cosa più importante è la logica con cui si integrano i trattamenti: nel mio caso l’integrazione è più diacronica, quindi scaglionata nel tempo, che sincronica. Questo perché è fondamentale avere in ogni momento i punti di riferimento sul processo terapeutico. È necessario capire quali metodi integrare, per quanto tempo, e come verificare i risultati. Il mio approccio è rigoroso e vuole essere coerente e puntuale.
Dalla medicina sistemica alla medicina coerente… che è il titolo anche del suo libro in cui propone “Modelli sistemici per una medicina più efficace, umana, individualizzata”. Al giorno d’oggi cosa manca alla medicina per essere più “coerente”?
La Medicina Coerente è un concetto che ho creato e che si attua a diversi livelli.
Infatti, la Coerenza dovrebbe innanzitutto verificarsi tra la teoria e la pratica, che devono coincidere. Se non coincidono, è la teoria quella da modificare! Per questo ho proposto nel mio libro quattro modelli sistemici a cavallo tra medicina, fisica, filosofia e psicologia, per intelligere la logica vitale del nostro Sistema Complesso.
Avere modelli chiari, potenzialmente verificabili e falsificabili tramite la pratica clinica, è una bussola fondamentale che orienta tutta l’attività terapeutica.
Poi, c’è una coerenza tra le azioni del nostro organismo, che sono organizzate, coordinate, in un certo senso intelligenti. L’organismo infatti risponde agli agenti esterni e ai patogeni sviluppando quella che è per lui la miglior risposta possibile in un dato momento.
Capire questo concetto (che ha estensioni profondissime) consente di considerare la malattia non come un errore, ma come il “miglior programma” di risposta possibile per quel dato organismo in quel dato momento. Conseguentemente, cambia l’approccio terapeutico, che non sarà volto a cancellare l’errore, ma a insegnare all’organismo come rimodulare la sua risposta. [continua...]
Abbiamo intervistato la dott.ssa Sara Diani
Sara Diani è medico, esperta in Omeopatia Classica e Medicina Integrata. È consulente medico-scientifica e formatrice.
È docente all’Università Europea Jean Monnet, sede di Padova, e all’Accademia Internazionale di Psicofonia di Mantova.
Ha pubblicato il libro Medicina Coerente - Modelli sistemici per una medicina più efficace, umana, individualizzata e diversi articoli scientifici. Svolge la sua attività clinica a Mantova.
Per informazioni: www.saradiani.com
CONTINUA LA LETTURA DI QUESTO ARTICOLO SU SCIENZA E CONOSCENZA N.78
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